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Giorno della memoria: tutte le iniziative presenti in città

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Giorno della memoria: tutte le iniziative presenti in città

AREZZO – “Arte, fotografia, teatro, libri e musica: questi gli elementi delle iniziative di quest’anno della Giornata della Memoria. Un programma ricco e vario – ha detto stamani l’assessore alla cultura del Comune di Arezzo, Camillo Brezzi – che testimonia il costante maggior impegno delle istituzioni”. “Un impegno – ha aggiunto la sua collega della Provincia, Rita Mezzetti – che vede la collaborazione di tutte le istituzioni ed enti, in grado di evitare la ritualità e di comunicare, soprattutto attraverso l’arte, un messaggio chiaro alle nuove generazioni. Nell’atrio d’onore della Provincia abbiamo già aperto la mostra ‘La scatola di Dachau et cetera’ di Marco Fidolini”.
Sulla “componente” teatrale delle iniziative si è soffermato il Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Caroti: “ampliamo questa ‘offerta’ e siano al quarto anno di apertura del teatro della sala consiliare. Per questa occasione ospitiamo, nel loggiato al secondo pano del palazzo, la mostra fotografica su Auschwitz di Caterina Manenti e Michele Milesi”.
Per la musica – come ha ricordato Giulia Ambrosio, Direttrice dell’Ente Filarmonico Italiano – “avremo produzioni tutte toscane e sono particolarmente orgogliosa dell’appuntamento letterario del 29 gennaio dedicato a Irene Némirovsky. Iniziative di particolare livello per le quali abbiamo ottenuto anche sponsorizzazioni di imprese locali”.
Amina Kovacevich ha sottolineato lo spettacolo teatrale del corso junior della Libera Accademia del Teatro che vede protagonisti ragazzi tra i 15 e i 17 anni.
La rievocazione della Shoah per il Comune di Arezzo non è solo un “giorno della memoria” ma un’intera settimana di eventi: “celebrare la Shoah da quest’anno – ha evidenziato Brezzi – assume certamente un significato particolare visto che il 2009 è stato attraversato dal percorso che ha condotto alla doppia firma in Polonia e ad Arezzo del gemellaggio fra la nostra città e Oswiecim”.
Venerdì 22 febbraio alle 17,30 nella sala di Consiglio Comunale ci sarà la presentazione del volume “Una famiglia” di Paolo Ciampi (Edizioni Giuntina) alla quale interverranno due sopravvissuti ai campi di concentramento e che adesso vivono in Israele. La massima assise cittadina è una delle sedi privilegiate delle celebrazioni visto che ospiterà venerdì 29 gennaio alle 16,30 la tavola rotonda in collaborazione con la casa editrice Adelphi “Irene Némirovsky: i doni della vita. Una scrittrice europea deportata ad Auschwitz” e sabato 30 gennaio alle 10,30 “Via dalla memoria” spettacolo che è anche una delle date del “Consiglio teatrale”, intenso racconto di un padre sopravvissuto al campo di sterminio che ripercorre il profondo legame con la figlia Sara. Restando in ambito teatrale, mercoledì 27 gennaio al Teatro Pietro Aretino, alle 10,30 per le scuole e alle 21 per l’intera cittadinanza, spettacolo teatrale “Shoah” del corso junior della Libera Accademia del Teatro per la regia di Amina Kovacevich. Sempre il “Giorno della memoria” alle 18,30 l’orchestra GAMS Ensemble diretta da Wolfango Dami presenta “Brundibar” operetta in due atti per piccola orchestra, dieci bambini solisti e coro di voci bianche, nella chiesa della SS. Annunziata. E fino al 20 febbraio, nel loggiato di palazzo comunale mostra fotografica “Oltre la notte” degli studenti aretini sul viaggio ad Auschwitz: orario di visita in corrispondenza dell’apertura del palazzo comunale.
Stamani l’artista Raffaello Lucci ha presentato la sua acquaforte tratta da un testo di Primo Levi e ha spiegato che “con questa acquaforte ho voluto simulare una lapide sulla quale ho riportato il testo d’inizio di ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi. Mi sono servito di questa tecnica, affidando alla morsura dell’acido il compito di intervenire sulla scritta condotta a mano, in modo da aumentarne l’aspetto emozionale e partecipativo, peraltro introducendo il tempo come presenza che logora e cancella il dato umano. Riflessione questa sull’oblio o addirittura sugli interventi negazionisti riguardanti l’indicibile dramma storico”.