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Giostra del Saracino: vince Porta Crucifera

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Giostra del Saracino: vince Porta Crucifera

Arezzo – Porta Crucifera si aggiudica la sua 35^ vittoria e ristabilisce le distanze con Sant'Andrea che aveva prevalso a giugno. I rossoverdi hanno la meglio in una Giostra avvincente. Ad aprire la lizza, come nella scorsa edizione è Porta Sant'Andrea. Capitan Lanzi inverte l'ordine dei giostratori ed il primo a cimentarsi contro Buratto è Stefano Cherici che effettua una buona carriera sfiorando il centro. Subito dopo è la volta di Daniele Gori. Il giostratore di Porta Santo Spirito eguaglia il rivale fermado anch'egli la sua lancia sul quattro. Tocca ora a Porta Crucifera. Il giostratore designato è Alessandro Vannozzi che dopo la notturna a cambiato il cavallo tornando in sella all'esperta Sasha. La cavallina non tradisce il suo cavaliere e lo porta nella miglior condizione per mirare al centro. Alessandro non si lascia sfuggire l'occasione ed annerisce il cerchio rosso. Non ci sono dubbi ed anche i giurati questa volta non sbagliano ed aggiudicano i cinque punti. A chiudere la prima tornata è Porta Del Foro che manda in campo debuttante Giovanni Bracciali. Nella carriera di entrata Duchessa, la cavalla di Bracciali, gli aveva giocato un brutto scherzo rifiutando di entrare in Piazza e solo la bravura del giostratore, coadiuvato dal suo compagno, ha fatto cambiare idea all'animale. Qualche piccolo problema per il giallo cremisi che comunque riesce a marcare quattro punti. Al termine delle prime carriere nessun quartiere è fuori dai giochi e la seconda tornata si prospetta decisiva. Certo è che Porta Crucifera ha un piccolo vantaggio e gli altri dovranno comunque forzare alla ricerca del massimo punteggio sperando, in caso contrario, in un errore del cavaliere rosso verde. Così è costretto a fare Enrico Vedovini che però stringe troppo il tiro e porta la lancia alla sinistra del centro nella zona contrassegnata dal due. Porta Sant'Andrea si attesta a soli sei punti dando così l'addio alla speranza di ottenere il cappotto. Per Porta Santo Spirito è ora la volta di Luca Veneri il quale effettua traiettoria che lo lascia un po' esterno ed al momento di chiudere il tiro questo si attesta lontano dal centro. Il quattro lascia ancora qualche speranza ai giallo blu, speranza che però svanisce subito. Infatti Carlo Farsetti esegue alla lettera gli ordini di scuderia. La sua è una carriera lineare ed il suo colpo sul quattro, centrando in pieno il numero romano, non lascia dubbi. Il quartiere gli ha chiesto di non forzare e di cercare un “tranquillo” quattro. Con Porta Crucifera a nove punti, infatti, Enrico Giusti ha un solo obiettivo, marcare il centro per poter aggiudicarsi il diritto allo spareggio e non se lo lascia sfuggire. Quindi, ricapitolando, al termine delle carriere regolari la situazione è la seguente: Porta Sant'Andrea con sei punti e Porta Santo Spirito con otto sono fuori dai giochi mentre Porta Crucifera e Porta del Foro, entrambe con nove punti all'attivo vanno allo spareggio. Il Capitano di Porta Crucifera si affida alla lancia di Carlo Farsetti. La sua partenza non è larga come di consueto e questo costringe Carlo ad una carriera leggermente più interna. Il cavaliere marca quattro punti ma, forse a causa della torsione dovuta alla carriera più interna, la lancia si spezza decretando così il raddoppio del punteggio. Otto punti in solo colpo e, per di più, in uno spareggio. A questo punto Enrico Giusti non può solo affidarsi alla sua bravura ma deve sperare che la fortuna, dopo avere arriso i rosso verdi sia ancora a volteggiare sulla piazza e decida di arridere anche Porta del Foro. Così non è. Il giostratore giallo cremisi marca quattro punti ma la sua arma rimane intatta. É un tripudio per il popolo di Colcitrone che invade la piazza per festeggiare. L'ultima volta che si era verificata la rottura di una lancia risale al 20 giugno 1999 quando le lance spezzate furono addirittura tre. L'unico quartiere che non si vide avvantaggiato da questo evento fu proprio Porta Crucifera che quest'oggi ha potuto consumare la sua “vendetta”. Una menzione speciale per il Gruppo Sbandieratori che festeggia il suo 50° anniversario. Il gruppo ha richiamato, per l'occasione tutti i suoi rappresentanti. Tra i tamburini e le chiarine, gli alfieri o gli acrobati spuntavano, qua e la capelli ingrigiti se non proprio bianchi e qualche pancetta un po' più pronunciata. Ma la classe è sempre intatta. Per tutti, nel bellissimo saggio, un momento di gloria. Per tutti gli spettatori una lunga, continua emozione che ha avuto il suo culmine nel finale quando oltre 50 alfieri con altrettante hanno letteralmente riempito la piazza di colori. Al termine del saggio il Presidente del Gruppo Ugo Coppini ha fatto omaggio al Sindaco di una bandiera, e mentre il Primo Cittadino la sventolava tutta la piazza omaggiava gli sbandieratori con una meritatissima standing ovation.

Articlolo scritto da: Marco Rosati