Home Attualità Il Codice Forestale Camaldolese. Le radici della sostenibilità

Il Codice Forestale Camaldolese. Le radici della sostenibilità

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CASENTINO – Il Convegno, organizzato dall'Istituto nazionale di economia agraria il 28 e il 29 Maggio, rappresenta un importante momento di sintesi del progetto "Codice forestale camaldolese", al quale la Comunità Montana del Casentino ha aderito fin dall’inizio, e si propone la valorizzazione e la diffusione del patrimonio storico culturale dei monaci camaldolesi nella gestione plurisecolare (dal 1027 al 1868) del territorio montano e delle sue risorse naturali. Quest'incontro, dedicato alle foreste, luogo d'elezione della Congregazione Camaldolese, attraverso le testimonianze e gli studi di monaci, ricercatori e tecnici forestali vuole ricostruire la complessità e l'efficienza di un sistema consolidato nel tempo, che può rappresentare un moderno modello per una gestione attiva e sostenibile delle risorse ambientali. La filiera agro-silvo-pastorale istituita e gestita per oltre otto secoli dai monaci camaldolesi è un esempio di gestione multifunzionale, flessibile e durevole delle risorse. Comprendere i principi di base, analizzarne i dinamismi e utilizzarne i significati sono fra gli obiettivi del progetto. Il convegno, organizzato anche con il patrocinio della Comunità Montana del Casentino, prevede fra l'altro l'intervento del dirigente del settore agricoltura e foreste dell'ente che avrà il compito di rendere attuale il messaggio proveniente dalla lunga esperienza Camaldolese di relazione con la foresta e l'ambiente in genere, inteso anche come luogo di relazioni umane, sociali e di lavoro. Il fine ultimo, infatti, è di lanciare un'iniziativa nazionale che ponga la foresta e la selvicoltura al centro di un progetto politico e programmatico fondato sulla sostenibilità, sul lavoro, sulla residenza, sul coinvolgimento delle popolazioni montane e su un'alleanza fra queste e quelle che, nelle aree a valle, beneficiano della buon gestione del territorio montano o, altrimenti, soffrono le conseguenze del suo dissesto.
In altre parole, una politica forestale con finalità forestali in primo luogo, che si porta dietro molteplici altri obiettivi e benefici.