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Il dibattito su Arezzo Wave e una proposta a Mauro Valenti

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Il dibattito su Arezzo Wave e una proposta a Mauro Valenti

AREZZO – Alfio Nicotra, nel suo blog personale (www.alfionicotra.org), interviene nel dibattito aperto dopo l’ennesima delusione della manifestazione del Play Art e avanza una proposta al patron di Arezzo Wave Mauro Valenti.

Il Play Art non va e ad ogni estate ad Arezzo si riaccende il dibattito su Arezzo Wave lasciata andare via quattro anni fa. Una discussione legittima ma che rischia di essere ripetiva ed aumentare il senso di frustrazione. Sia chiaro , siamo tra quelle voci che , fin dall’inizio, hanno reputato una follia semplicemente pensare di perdere una manifestazione musicale di dimensioni internazionale come era quella.
Purtroppo quella follia, dopo l’edizione del luglio 2006, si realizzò.
A Francesco Macrì- che oggi scrive lettere aperte, condivisibili nel contenuto, al Sindaco Fanfani di riallacciare le relazioni e la collaborazione con Mauro Valenti – ci permettiamo di ricordare che fu il suo schieramento politico a lanciare una feroce offensiva di criminalizzazione di quella manifestazione prendendo a pretesto la tragica morte per droga di un giovane nel campeggio di Arezzo Wave. Una criminalizzazione confezionata ad arte da un servizio sulle reti Mediaset , un vero proprio trappolone alla quale, purtroppo, cadde il sindaco Fanfani.
Ancora siedevo sui banchi del consiglio comunale di Arezzo e cercai, insieme ai miei compagni Marco Bianchi e Cristiano Rossi, di fermare l’escalation che avrebbe portato al divorzio tra l’amministrazione di centrosinistra e il patron di Arezzo Wave.
Purtroppo, sull’onda delle campagne securitarie lanciate dalla destra, anche certi sindaci di solide radici democratiche, subiscono il fascino discreto della sindrome da sceriffo. Lo testimoniano le decine di città riempite di telecamere, d’improbabili comitati per l’ordine pubblico e di vigili urbani a cui viene affibbiata la qualifica “di quartiere” come se ciò servisse in qualche modo a scalfire o combattere la criminalità.
Ma torniamo ad Arezzo Wave. Il Sindaco non difende la manifestazione, Valenti decide di lasciare Arezzo. Una ferita durissima per chi aveva visto questa città sprovincializzarsi anche grazie all’irrompere di decine di migliaia di
giovani che provenendo da tutta Europa ricordavano a noi aretini che facciamo parte di un mondo che va oltre il nostro naso. Mi stupì , negativamente, il silenzio e l’inazione di Piazza Sant’Agostino, come se, quella che deve a buon titolo essere considerata una delle migliori creature delle giunte di sinistra, fosse un figliastro se non da disconoscere almeno da dimenticare in fretta.
Ma Arezzo, e i giovani in particolare, non dimenticano.
Per questo, candidandomi a presidente della provincia nel 2009, mi ero permesso di smuovere le acque sul tema, inserendo l’impegno di riportare Arezzo Wave in città nel programma elettorale della Federazione della Sinistra. Con Gino Caneschi scrissi l’estate scorsa una nota molto chiara su questo ( si veda su questo blog http://www.alfionicotra.org/?p=237).
Quello che penso è che Mauro Valenti è una risorsa per la nostra città e che è stato ingenerosamente sottovalutato il suo contributo al successo del centrosinistrra all’elezioni del 2006, quando animò tante speranze ed energie trasformando la sala del vecchio Supercinema in una vera e propria fabbrica della cultura. Credo, per esempio, che Mauro Valenti sarebbe un ottimo ed innovativo assessore alla cultura di una giunta che voglia imprimere a questo settore fondamentale un vero impulso innovativo. Insomma se proprio dobbiamo rinunciare ad Arezzo Wave almeno non rinunciamo al genio estroso di Mauro. Dico di più. Mi appello al nostro comune passato di demoproletari (l’unica esperienza elettorale del Valenti fu con DP nel 1985). Si metta a disposizione
della costruzione della lista unitaria di sinistra che Sel e Fds stanno provando a mettere insieme. Si candidi al consiglio comunale. Per la cultura di questa nostra città ma anche per unire la sinistra.