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Il futuro del decentramento: convegno nazionale ad Arezzo

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AREZZO – Con le prossime elezioni amministrative, anche il Comune di Arezzo vedrà sparire le circoscrizioni, limitate dalla legge nazionale ai comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti al momento della sua entrata in vigore (2008), soglia portata a 250.000 abitanti dalla finanziaria 2010. In virtù di questo quadro normativo, l’assessorato al decentramento e alla partecipazione popolare del Comune di Arezzo ha da tempo attivato un processo partecipativo finalizzato a progettare il futuro assetto del decentramento e della partecipazione. All’interno del processo è stato organizzato, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale, l’Autorità regionale per la partecipazione e la Rete nuovo municipio, per venerdì 16 aprile, a partire dalle 9,30 all’auditorium comunale di via Montetini, un convegno nazionale ad Arezzo in occasione del quale saranno messe a confronto esperienze e saperi. Interverranno esperti in materia e rappresentanti di Comuni che hanno già attivato nuovi strumenti di decentramento in sostituzione delle circoscrizioni. Tra essi: parlamentari, docenti universitari e amministratori di diversi comuni italiani tra i quali, come relatori, Pisa, Pesaro, Cesena e Imola.
I vari passaggi del percorso partecipativo li ha ricordati l’assessore Aurora Rossi: “le circoscrizioni negli anni 70 erano nate per garantire la vicinanza delle istituzioni ai cittadini e favorire la loro partecipazione politica. Di questo strumento di democrazia, adesso, in Toscana potrà usufruire solo Firenze in virtù della discriminante demografica sancita dal Parlamento. Questo convegno si pone come passaggio cardine di un percorso partecipativo durante il quale l’amministrazione comunale ha raccolto una serie di proposte che dovranno culminare in una concreta nuova forma di decentramento e partecipazione entro la fine del mandato. Le altre tappe sono state il questionario della primavera 2009 effettuato attraverso un sondaggio telefonico rivolto a un campione di 700 cittadini residenti nel Comune, per verificare percezioni e attese in merito alle Circoscrizioni e ai servizi decentrati; i consigli di circoscrizione aperti alla cittadinanza in ognuno dei quali i cittadini stessi hanno potuto illustrare le loro proposte di riforma del decentramento: i focus group, gruppi di lavoro e discussione aperti a tutti, dove sono state elaborate ulteriori proposte. Ora è il momento di raccogliere il frutto di questo lavoro. Ci fa piacere che questo intento sia condiviso da molti altri Comuni italiani visto il numero di iscrizioni istituzionali, 25 enti da Bolzano all’Umbria, e di partecipanti, oltre 100”.
“Ci sono articoli dello statuto comunale – ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Caroti – che dopo la legge finanziaria 2010 non sono più attuali. È evidente che l’assemblea dovrà porsi il problema di modifiche statutarie che adeguando l’atto fondamentale del Comune di Arezzo recepiscano l’avvenuta abolizione delle circoscrizioni. Le soluzioni che scaturiranno dal dibattito saranno d’aiuto per i consiglieri comunali chiamati a decidere in questo senso ma non solo: il ruolo infatti di questi ultimi sarà quello di scegliere quale nuova forma di decentramento dare alla città. L’importante è che il decentramento permanga, è sempre stata una bella palestra politica, pensiamo a quanti si sono formati in queste assemblee che inevitabilmente portano a coltivare uno stretto contatto con il territorio e con chi vi abita. Auspico che anche in questo caso, secondo la tradizione consolidata del Comune di Arezzo che ha visto sempre modifiche statutarie deliberate all’unanimità, si giunga a una soluzione condivisa fra gli schieramenti”.
Il convegno sarà presieduto da Giuseppe Caroti e dopo i saluti istituzionali del sindaco Giuseppe Fanfani, dell’assessore Aurora Rossi e dell’onorevole Donella Mattesini, la mattinata sarà caratterizzata dagli interventi di Salvatore Amura della Rete nuovo municipio, Pietro Raitano direttore della rivista Altreconomia, Stefano Stortone della Cattolica di Milano. Nel pomeriggio, una specifica sessione di lavoro verterà sulle pratiche ed esperienze di alcuni Comuni che dopo la riforma hanno provveduto ad attuare specifiche forme di nuovo decentramento. Questi interventi precederanno il dibattito e le conclusioni di Aurora Rossi.