Home Cronaca Immigrati come schiavi: al lavoro nei campi senza paga

Immigrati come schiavi: al lavoro nei campi senza paga

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MATERA – Percepivano tre euro all'ora, lordi, i lavoratori rumeni da mesi sfruttati nelle campagne della provincia di Matera: è emerso nell'inchiesta 'Terra Promessa' dei carabinieri e della Dda di Potenza che oggi ha portato all'arresto di cinque persone, due fratelli imprenditori agricoli di Montescaglioso e tre cittadini rumeni, fra cui due donne, che organizzavano l'ingaggio di manodopera nel loro Paese, prospettando allettanti situazioni che invece si rivelavano un vissuto di sfruttamento.
I lavoratori rumeni, tra cui delle donne, una volta giunti in Italia, venivano privati dei propri documenti di identità. Erano costretti a lavorare tutti i giorni, dall'alba al tramonto, senza un'effettiva paga, poiche' dovevano saldare il debito delle spese di viaggio, nonché esosi e sproporzionati contributi pro-capite, per il consumo delle utenze domestiche e degli alimenti. Non potevano sottrarsi perché, senza documenti, non potevano essere assunti da altre aziende.
Le pessime condizioni di vita e alloggiative presso dei casolari inducevano gli operai rumeni a prestazioni lavorative tipiche delle forme di servitù, in quanto doppie nell'orario a quelle ordinariamente previste dalla legge, non regolarmente pagate, senza alcuna forma di riposo e soprattutto senza quei minimi requisiti di sopravvivenza come cibo e pulizia personale.
L'alimentazione era infatti alquanto povera e carente, tenuto conto dell'usurante tipologia di lavoro svolto, poiche' basata solo sul consumo di pane, qualche uova, wurstel e frutta. Era limitata la disponibilita' di acqua durante le ore di lavoro anche durante le giornate di caldo torrido.
La spesa per l'acquisto o la fornitura dei generi alimentari era decurtata, in maniera sproporzionata, dalla inesistente paga giornaliera. Le presunte ore lavorative venivano riportate su un registro per il conteggio finale (ore inferiori a quelle effettivamente prestate) mentre le condizioni igienico-sanitarie dell'ambiente in cui le vittime erano costrette ad alloggiare erano pessime e disumane e la dimora era infestata dalla presenza di ratti ed insetti di ogni genere. I locali ricadevano in aperta campagna, in luogo distante dal centro abitato, in località San Marco, a Bernalda. E' stato accertato anche un episodio di violenza in cui lavoratori che avevano deciso di ribellarsi, pretendendo la giusta paga, sono stati colpiti con bastoni e mazze da baseball. Per gli arrestati le accuse sono estorsione e riduzione in schiavitu' con il vincolo dell'associazione a delinquere.

Articlolo scritto da: Adnkronos