Home Nazionale In Italia i militari caduti. A Roma l’ultimo saluto

In Italia i militari caduti. A Roma l’ultimo saluto

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ROMA – E' il giorno dell'addio e del ritorno in Italia delle salme del primo maresciallo Mauro Gigli e al caporal maggiore capo Pierdavide De Cillis, morti in Afghanistan mercoledì scorso, vicino a Herat per l'esplosione di un ordigno. Una chiesa gremita ha accolto l'arrivo dei feretri nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma. Ad avvolgere le bare dei due militari il tricolore.
Presenti al rito religioso il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Senato Renato Schifani, il presidente della Camera Gianfranco Fini, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il segretario del Pd Pierluigi Bersani, il capo della Polizia Antonio Manganelli, il capo della Protezione civile Guido Bertolaso.
A celebrare i funerali monsignor Vincenzo Pelvi ordinario militare per l'Italia che nel corso dell'omelia dice: "Il servizio internazionale dei nostri militari richiama quella collaborazione tra popoli, unica via per offire un futuro sereno all'umanità. La comunità internazionale, in particolare l'Europa e l'Italia sono tenuti a fare la loro parte per promuovere pace, stabilità, disarmo, sviluppo per sostenere ovunque la causa dei diritti umani. Perciò è giusto intensificare le iniziative di cooperazione internazionale e partecipare alle missioni delle Nazioni Unite in aree di crisi".
"E' importante farlo – aggiunge monsignor Pelvi- con professionalità e umanità che contraddistinguono le nostre forze armate alle quali l'intera nazione esprime riconoscenza e crescente apprezzamento. Se non impariamo a pensare in termini di mondialità siamo destinati al declino".

Monsignor Pelvi ha poi voluto ricordare il piccolo Marco, figlio del primo maresciallo Mauro Gigli che questa mattina all'aeroporto ha detto: "Il corpo di papà non c'è ma l'anima è in cielo". "Veramente dalla bocca dei bambini -sottolinea Pelvi- ascoltiamo le verità eterne".

IL RITORNO A CASA. Le salme dei due militari sono arrivate questa mattina poco dopo le 9 all'aeroporto di Ciampino. Sull'aereo C-130 che le trasportava anche il generale di Corpo d'Armata Giorgio Cornacchione, comandante del Comando Operativo di vertice Interforze.
Ad accogliere i feretri allo scalo, oltre ai familiari il presidente Giorgio Napolitano, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, il presidente del Senato Renato Schifani, il parlamentare del Pdl Gianfranco Paglia, ex ufficiale dell'Esercito ferito in battaglia a Mogadiscio, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Tra i vertici militari erano presenti il capo di Stato maggiore dell'Esercito, generale di Corpo d'armata Giuseppe Valotto, il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini.
Dopo l'atterraggio, i feretri sono stati portati sulla pista dai loro rispettivi commilitoni e posti davanti al Picchetto d'Onore per gli onori militari. Alla benedizione di monsignor Pelvi è seguita l'esecuzione del silenzio, interrotta dal pianto del figlio di 7 anni di Gigli, tenuto in braccio dal fartello di 19. Con loro la madre Vita Maria. Per De Cillis erano presenti la madre e la moglie Catia De Lucia. Quindi il saluto di Napolitano che per alcuni istanti ha poggiato le mani sulle bare avvolte dal Tricolore.
Le salme sono state quindi trasferite, dopo l'autopsia, al Policlinico Militare Celio dove è stata allestita la camera ardente. A rendere omaggio ai caduti anche il premier Silvio Berlusconi accompagnato dal sottosegretario Gianni Letta che poi si sono trattenuti qualche minuto con gli ufficiali dell'Esercito presenti. Mauro Gigli sarà tumulato nel cimitero vicino alla casa dove risiedeva con al sua famiglia nella borgata Droglia di Villar Perosa, comune della Val Chisone. Domani nel paese è lutto cittadino: alle 18 saranno celebrate le esequie nella chiesa di Sant'Aniceto.

Articlolo scritto da: Adnkronos