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In manette due spacciatori nigeriani

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Arezzo – Nei mesi di febbraio e marzo 2010, il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Arezzo conduceva un’ attività antidroga, che portava all’arresto di uno spacciatore operante sulla piazza di Arezzo: un 33/enne, nigeriano, nullafacente e irregolare nel territorio dello stato.

L’operazione era coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, dr. Roberto Rossi, d’intesa con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.

Le successive investigazioni, eseguite anche attraverso indagini tecniche, portavano all’individuazione di due trafficanti di cocaina, sempre operanti sulla piazza di Arezzo, dai quali lo spacciatore arrestato si era approvvigionato.

A carico di costoro, entrambi nigeriani: un 39 enne, nullafacente, irregolare nel territorio dello stato, e un 25/enne, nullafacente, abitante ad Arezzo, il GIP del Tribunale di Arezzo –dr. Simone Salcerini- , concordando pienamente con i risultati dell’attività d’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che è stata eseguita nella giornata di ieri 13 settembre.

Nel corso della perquisizione domiciliare, il 39/enne è stato tratto in arresto anche nella flagranza del delitto di detenzione di sostanze stupefacenti, perché trovato in possesso di circa 30 grammi di cocaina, suddivisa in dosi, e una piccola quantità di hashish, bene occultati, nonché denaro contante provento dello spaccio, sostanze per il taglio dello stupefacente e materiale vario per il confezionamento.

Nel corso dell’altra perquisizione nell’abitazione del 25/enne, la compagna di questi, sopraggiunta poco dopo, andava in escandescenza, procurandosi con un coltello da cucina lesioni alla mano e a un braccio. Uno dei militari intervenuti, nel bloccare la donna per impedirle altri atti autolesionistici, veniva morso da questa ad un avambraccio sinistro, riportando gg. 5 di guarigione.

Sul posto veniva fatta intervenire un’ambulanza del 118, che prestava le prime cure alla giovane, la quale rifiutava le cure in ospedale.

Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Arezzo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.