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Industria, Istat: a settembre produzione a -2,1% mensile

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Roma (Adnkronos/Ign) – La produzione industriale segna, a settembre, un calo congiunturale del 2,1% (dato destagionalizzato) rispetto al mese precedente. E' il primo segno meno dell'anno e il calo più consistente da marzo 2009. E' quanto emerge dalle rilevazioni diffuse oggi dall'Istat.
Su base tendenziale, si registra un incremento del 4,1% (i giorni lavorativi sono stati 22, come a settembre 2009). Ad agosto l'aumento era stato del 9,7%. La variazione della media degli ultimi tre mesi rispetto a quella dei tre mesi immediatamente precedenti è pari a +1,3%. Nei primi nove mesi del 2010 la variazione rispetto allo stesso periodo del 2009 è stata di +5,7% (i giorni lavorativi sono stati 191 contro i 190 del 2009).
L'indice grezzo della produzione industriale ha registrato un aumento del 4,1% rispetto a settembre 2009. Nel confronto tendenziale relativo al periodo gennaio-settembre, l'indice è aumentato del 6,0%.
Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie registrano tutti variazioni congiunturali negative: -3,7% per i beni strumentali, -2,6% per l'energia e -1,8% sia per i beni intermedi sia per i beni di consumo (-6,6% per i beni durevoli, -0,9% per i beni non durevoli). L'indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha registrato, nel confronto con settembre 2009, aumenti del +11,5% per i beni strumentali e del +3,9% per i beni intermedi. Variazioni negative si registrano invece per l'energia (-1,4%) e per i beni di consumo (-0,3% il totale, +1,5% i beni non durevoli, -8,6% i beni durevoli). Nel confronto tra i primi nove mesi del 2010 e lo stesso periodo dell'anno precedente vi sono stati incrementi dell'8,4% per i beni intermedi, del 7,1% per i beni strumentali, del 2,8% per i beni di consumo (+3,4% i beni non durevoli e -0,5% i beni durevoli) e del 2,3% per l'energia.
Nel mese di settembre 2010 l'indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha registrato gli incrementi tendenziali più marcati nei settori dei macchinari e attrezzature n.c.a (+18,5%), delle altre industrie manifatturiere (+9,2%), delle industrie tessili e abbigliamento (+7,9%) e della metallurgia e prodotti in metallo (+6,6%). Le diminuzioni più ampie hanno riguardato la fabbricazione di coke (-2,8%), dei computer e prodotti di elettronica e ottica (-2,5%) e della fornitura di energia elettrica (-2,0%).

Articlolo scritto da: Adnkronos