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Inflazione, a settembre +1,6% su anno

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Roma (Adnkronos) – L'inflazione a settembre è cresciuta dell'1,6% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. I prezzi al consumo registrano un calo dello 0,2% rispetto al mese di agosto. Lo rende noto l'Istat in un comunicato.
In base alla stima provvisoria, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra nel mese di settembre una variazione di +0,5% rispetto al mese precedente e una variazione di +1,6% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
Sulla base dei dati finora pervenuti gli aumenti congiunturali più significativi dell'indice per l'intera collettività si sono verificati per i capitoli Istruzione (+1,4%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,3%) e Abbigliamento e calzature, Servizi ricettivi e di ristorazione e Altri beni e servizi (per tutti e tre +0,2%).
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (-1,7%), Comunicazioni (-1,3%) e Ricreazione, spettacoli e cultura (-1%). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Trasporti (+3,6%), Altri beni e servizi (+3,2%) e Istruzione (+2,7%). Una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitolo Comunicazioni (-2%).
''Il tasso di inflazione all'1,6% è un dato che continuiamo a considerare gravissimo ed inverosimile. Il superamento della crisi, infatti, secondo quanto confermano i principali indicatori economici, è ancora lontano'', affermano in una nota congiunta Federconsumastori e l'Adusbef.

I consumi, rilevano le due associazioni dei consumatori, ''continuano a diminuire, registrando una preoccupante caduta addirittura nel settore alimentare; l'onda lunga di cassa integrazione e disoccupazione è inarrestabile (la prima potrà raggiungere, nel 2010, più di un miliardo di ore; il tasso di disoccupazione invece si aggira intorno a livelli impressionanti 8,5-8,6%); il potere di acquisto delle famiglie, anche alla luce di tali andamenti, si riduce di giorno in giorno, registrando, secondo i dati dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, dal 2007 ad oggi, un crollo del -9,6%''.
Di fronte a questi dati, il tasso di inflazione all'1,6%, sottolineano, ''non solo desta forte preoccupazione, ma continua a destare dubbi circa la presenza di speculazioni. Purtroppo c'è da aggiungere che tale dato, a nostro parere, è ancora sottostimato. Per effetto degli aumenti di prezzi e tariffe, nel 2010, infatti, la stangata per le famiglie sarà di ben 1.118 euro annui (ben di più, quindi, rispetto ai 485 euro annui prospettati dall'Istat con questo livello del tasso di inflazione)''.
E' chiaro, ormai, ''che così non si può andare avanti'', sottolineano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. ''Le famiglie non ce la fanno più, e vogliono, da parte del governo, risposte concrete sui problemi reali del Paese''

Articlolo scritto da: Adnkronos