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Iran, Ahmadinejad attacca l’Onu

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Shanghai – Nuovo sferzante attacco del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che due giorni fa ha votato una risoluzione che impone un quarto round di sanzioni a Teheran a causa del suo controverso programma nucleare. "E' uno strumento di dittatura nelle mani degli Stati Uniti" ha affermato Ahmadinejad, riferendosi al principale organo decisionale dell'Onu.
"Ritengo che il presidente Usa Barack Obama abbia commesso un grave errore" -ha aggiunto Ahmadinejad, intervendo all'Expo di Shanghai, dove oggi si celebra la giornata dell'Iran- "presto si rendera' conto di non aver fatto la scelta giusta" e "di aver bloccato la strada a rapporti di amicizia con il popolo iraniano". Ahmadinejad ha rinnovato gli attacchi a Israele, affermando che "il regime sionista non sopravvivera'", ma ha cercato di gettare acqua sul fuoco sulla tensione con la Cina, che ha votato le sanzioni. "Noi abbiamo relazioni molto buone con la Cina e non c'e' motivo per indebolirle", ha affermato, aggiungendo che "il problema sono gli Stati Uniti", e che alcuni Paesi del Consiglio di Sicurezza sono stati oggetto di "pressioni e intimidazioni" da parte degli americani.
Parole che sembrano riferite oltre che a Pechino anche alla Russia. Proprio oggi infatti il Cremlino ha confermato che la vendita delle batterie di missili S-300 all'Iran e' bandita dalle nuove sanzioni contro Teheran. ''Gli S-300 rientrano in queste sanzioni. Quindi questo tipo di armi non puo' essere fornito all'Iran'', ha spiegato una fonte della presidenza russa citata dalle agenzie di stampa.
Russia e Iran avevano firmato un contratto per la fornitura nel 2007, ma da allora Mosca aveva fatto slittare la data della consegna dei sistemi, accogliendo le pressioni degli Stati Uniti. Il vice ministro degli esteri, Sergei Rybkov, ha assicurato che Mosca rispettera' ''strettamente e senza equivoci'' la risoluzione del Consiglio di sicurezza. nel frattempo, il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, da Tashkent, ha preannunciato che il Cremlino pubblichera' la lista completa con tutti i sistemi d'arma che non possono essere venduti all'Iran con le nuove sanzioni.
Se gli S-300 faranno parte di questa lista, allora il contratto con l'Iran non potra' essere onorato, ha precisato Lavrov. Nei giorni scorsi, il ministero degli esteri russo aveva assicurato invece che la nuova risoluzione non avrebbe avuto alcuna influenza sul contratto stipulato con Teheran per la vendita dei missili convenzionali.

Articlolo scritto da: Adnkronos