Home Sport Italia flop, Lippi riunisce i suoi. Abete: ‘A casa nessun fenomeno’

Italia flop, Lippi riunisce i suoi. Abete: ‘A casa nessun fenomeno’

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ROMA – Il giorno dopo il secondo flop azzurro ai Mondiali di Sudafrica 2010 scoppia la polemica sulle scelte di Lippi e sulla prestazione dell'Italia, costretta ora a non sbagliare con la Slovacchia per arrivare agli ottavi di finale. Dopo l'1-1 con il Paraguay, è arrivato ieri quello contro la modesta Nuova Zelanda, una delle squadre più deboli del torneo.
Oggi, prima di aprire l'allenamento, il ct azzurro Marcello Lippi ha radunato la squadra per una riunione. Il gruppo, con ogni probabilità, si è confrontato sulla prestazione di ieri. All'incontro hanno partecipato anche Andrea Pirlo e Gigi Buffon. Il centrocampista sta smaltendo un infortunio muscolare e potrebbe tornare a disposizione già nel match contro la Slovacchia. Il portiere è fermo per un'ernia del disco: il suo impiego ai Mondiali è in forte dubbio.
In molti contestano al ct la decisione di aver lasciato a casa giocatori come Antonio Cassano o Francesco Totti, altri i moduli di gioco visti in queste prime due partite. A non perdere la fiducia è però il presidente della FigcGiancarlo Abete: ''Lippi conosce il calcio, sono fiducioso: l'Italia ha sempre fatto bene negli spareggi. Quello con la Slovacchia è il primo, deve essere la svolta''. ''La Nuova Zelanda andava battuta'', osserva Abete che però si dice d'accordo con quanto dichiarato da Lippi: ''A casa non abbiamo lasciato fenomeni''.
''C'è stata un po' di sfortuna. Bisogna fare di più, ma non abbiamo perso la speranza'', continua intervenendo a Radio Anch'io lo Sport. Le difficoltà incontrate dalle principali Nazionali europee dimostrano che ''c'è grande equilibrio'' nel torneo. La Nuova Zelanda, però, è 78esima nel ranking Fifa: ''Andava battuta'', sentenzia Abete. ''Sul piano dell'impegno e della volontà di vincere, la squadra ha dato quello che ci si aspettava. Nessuno può rimproverare carenze di impegno o di condizione fisica'', dice il presidente della Figc.
Le difficoltà, osserva, sono legate alla sterilità offensiva. ''Noi, da parecchio tempo e non da questo Mondiale, abbiamo difficoltà ad andare in gol – dice Abete. Negli ultimi anni, non si affaccia un giocatore nel gotha dei goleador''.
Sulle critiche a Lippi spiega: ''Io penso che sia legittimo e giusto esprimere valutazioni individuando scelte diverse rispetto a quelle del tecnico. Ma non penso sia questo il problema. Il calcio italiano – prosegue – sta attraversando una fase di ricambio. Ci sono giocatori di grande qualità come Cassano: ha giocato Euro 2004 e Euro 2008 ma non è che la situazione si sia modificata. Balotelli è un giovane di talento, gioca nell'Under 21 che sta provando a qualificarsi per la fase successiva. Con tutto il rispetto, anche guardando i risultati delle selezioni giovanili, non vedo tutti questi fenomeni'', dice.
''Non vedo giocatori in grado di fare la differenza a livello internazionale. Dobbiamo essere realisti: a casa non sono rimasti giocatori inseriti nelle classifiche di France Football. Si può parlare della singola convocazione di un calciatore, fa parte della dialettica, ma sbagliamo – conclude -se pensiamo che questo sia il problema''.
A polemizzare sulle scelte di Lippi è invece Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, che commenta: "E' evidente che rinunciare a tre giocatori di livello come Balotelli, Cassano e Totti è stato un gravissimo errore".
Critico verso gli azzurri anche Roberto Boninsegna per il quale "la nazionale sta giocando male, è forse il modulo di gioco che non paga – ipotizza – e che Lippi continua ad adottare, si deve cambiare. Su Gilardino – continua – si sono concentrate tutte le colpe ma è la squadra che non sta giocando bene e ci manca qualche giocatore di personalità".

Articlolo scritto da: Adnkronos