AREZZO – Lasciato alle spalle il 2009, la Fiera Antiquaria festeggia il suo Capodanno 2010 con un'edizione immediatamente a ridosso del brindisi del 1 gennaio.
Un'edizione – quella odierna – che, nonostante alcune comprensibili defezioni di espositori per motivi familiari, oggi ha comunque mantenuto un buon numero di presenze e un significativo flusso turistico.
"Nonostante le avverse condizioni metereologiche di questi ultimi giorni e la immediata vicinanza del Primo Gennaio la gran parte degli espositori ha mantenuto la presenza alla Fiera Antiquaria ed ha accolto il consueto pubblico di appassionati già dalle prime ore di questa mattina. Altri espositori, per comprensibili motivi familiari e logistici, hanno preferito rinviare la loro partecipazione alla prossima edizione, quella del 6 e 7 febbraio, in cui festeggeremo cinquecento edizioni di questa manifestazione all'aperto – spiega Paolo Nicchi, ormai al quarto anno alla guida della Fiera Antiquaria.
Indipendentemente dai numeri, cinquecento ininterrotte edizioni spalmate in quasi 42 anni sono un bilancio lusinghiero per questa manifestazione che, a dispetto delle mode, del mercato e dei gusti personali, continua ad offrire una ricchezza merceologica eterogenea e mai scontata".
Tra le curiosità presenti in Fiera, una considerevole quantità di lampadari in ferro battuto con elementi floreali e due sdraie (anni '40, manifattura italiana) utilizzate sui ponti dei transatlantici a disposizione dei passaggeri. Lo stesso modello di sdraio in uso dell'Andrea Doria, uno dei punti d'orgoglio dell'Italia del dopoguerra, sfortunatamente protagonista di uno dei più famosi disastri marittimi della storia il 25 luglio 1956 allorché si scontrò con la nave svedese Stockholm al largo della costa di Nantucket.