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L’appello del ginecologo: ‘Multiamo le donne che fumano in gravidanza’

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L’appello del ginecologo: ‘Multiamo le donne che fumano in gravidanza’

ROMA – "Multiamo le donne che fumano durante la gravidanza. Il feto è un non fumatore e, come prevede la legge, va tutelato". A lanciare l'appello è Claudio Giorlandino, ginecologo e presidente della Società italiana di diagnosi prenatale e medicina materno fetale (Sidip).
"Nonostante sia ormai noto a tutti quali e quanti danni il fumo puo' provocare al feto – afferma l'esperto – moltissime donne continuano a fumare durante la gravidanza, senza avere alcuna considerazione e rispetto per il bambino che sta crescendo dentro di loro. La legge attualmente in vigore non vieta il fumo, in realtà, ma vieta di fumare nei luoghi pubblici, a tutela di chi non è fumatore. Essendo il feto non fumatore, a sua tutela, esattamente come previsto dalla legge, andrebbe multata anche la mamma in attesa che sta fumando anche fuori dai locali pubblici"
"Non dimentichiamo che la legge stessa – ricorda – prevede la pena raddoppiata per coloro che fumano in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza".
La sigaretta contiene nicotina e monossido di carbonio. "Queste sostanze alterano la circolazione utero-placentare – afferma Giorlandino – ciò vuol dire che fumando si riduce la quantità di ossigeno e di sostanze nutrienti che dovrebbero arrivare al feto tramite la placenta. La futura mamma dovrebbe smettere di fumare o comunque diminuire il fumo ancora prima di cercare di rimanere incinta: in questo modo si avrà un percorso di gravidanza migliore e si eviteranno molteplici rischi".
"Il fumo di sigaretta – prosegue – rappresenta inoltre un importante fattore di rischio per il basso peso alla nascita: questa associazione è nota oramai da decenni. L'effetto del fumo sulla crescita fetale e sul peso alla nascita è dose-dipendente: maggiore è il numero di sigarette fumate in un giorno, minore è il peso alla nascita. Alcuni autori hanno stimato che nella gravida che fuma si osserva una riduzione del peso relativo del 5% per ogni pacchetto di sigaretta al giorno". Altro conseguenza del fumo in gravidanza è il parto pretermine e "anche alcune anomalie placentari si sono mostrate essere più frequenti nelle donne fumatrici: ad esempio la placenta previa e il distacco intempestivo di placenta. Per quanto riguarda le possibili correlazioni con malformazioni fetali, alcune sembrano ormai accertate, come l'associazione fumo in gravidanza e la labiopalatoschisi".
Secondo Giorlandino, poi, gli effetti avversi del fumo in gravidanza si protraggono anche dopo la nascita e per alcuni aspetti anche durante l'infanzia. "Una temibile associazione del fumo in gravidanza – conclude il ginecologo – è infine quella con la Sids (Sudden Infant Death Syndrome) ovvero la cosiddetta morte in culla".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Adnkronos Salute