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L’impegno della Provincia a Fianco dei produttori di tabacco

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L’impegno della Provincia a Fianco dei produttori di tabacco

AREZZO – Sono giorni molto importanti questi per le sorti del comparto del tabacco. I produttori storici si trovano infatti di fronte alle decisioni di avvio della campagna 2010 con le semine in serra e con la destinazione del piano colturale e manca ancora chiarezza sugli scenari che la nuova politica agricola comunitaria riserva loro. Si tratta, escludendo tutto il rilevante indotto, di 260 aziende agricole direttamente coinvolte in Toscana per una superficie coltivata a tabacco di 2.157 ettari; di queste 233 insistono nell’aretino per una superficie di 1.732 ettari. In Provincia di Arezzo e in particolare in Valtiberina Toscana insiste la maggior quota di questa produzione che, specialmente con la varietà Kentucky, coniuga un elevato grado di specializzazione e qualità produttiva con un’alta intensità di manodopera. "Sono decisioni cruciali quelle che attendiamo in questi giorni – spiega l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Arezzo -, decisioni che però attengono a tavoli diversi da quello provinciale e che vedono protagonisti il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e la Commissione UE. Nonostante questo la Provincia di Arezzo, che in Toscana racchiude la maggior quota dei produttori storici di tabacco, intende svolgere un ruolo attivo perché si giunga, date le direttive imposte dalla UE in ordine alle misure di mitigazione degli impatti ambientali, ad un esito il più positivo possibile per il settore. La Regione Toscana sta seguendo puntualmente il negoziato, e la Provincia di Arezzo partecipa al tavolo regionale in rappresentanza di tutte le province toscane. A questo tavolo, nell’ultima riunione tenutasi a Firenze il 18 marzo, non abbiamo mancato di segnalare come alcune questioni vadano affrontate con chiarezza e senza infingimenti. In particolare abbiamo segnalato tre temi che non possono essere elusi: la questione delle misure relative alla mitigazione degli impatti ambientali di questa importante coltura, la necessità di un coordinamento costante con le politiche intraprese dalle altre regioni tabacchicole e, infine, l’urgenza di dare avvio ad un concreto monitoraggio delle effettive disponibilità per la ristrutturazione o per la riconversione delle produzioni aziendali. Tema quest’ultimo che rappresenta la condizione necessaria per dare tempestivo avvio alla programmazione dello sviluppo rurale che vede importanti disponibilità già dal prossimo anno. Oltre a segnalare questi punti, per noi dirimenti, abbiamo dato disponibilità a coordinare questa rilevazione. Per questo ultimo aspetto e per avere in tempi certi il quadro dei fabbisogni alla base di una buona programmazione, la Provincia di Arezzo ospiterà un primo incontro per dare corso al monitoraggio insieme a Regione Toscana, enti competenti, associazioni agricole e dei tabacchicoltori", conclude l'Assessore provinciale all'agricoltura.