Home Cultura e Eventi Cultura l Libro Parlato: incontri e confronti

l Libro Parlato: incontri e confronti

0

AREZZO – L’autore, Gianluigi Nuzzi, inviato di “Libero” e già inviato di “Panorama”, “il Giornale” e “il Corriere della Sera” sarà ospite nella nostra città, sabato 12 giugno 2010 al Caffè dei Costanti in piazza San Francesco con inizio alle ore 17.30.

Dal 1994 Gianluigi Nuzzi segue le più rilevanti inchieste giudiziarie con implicazioni politiche e finanziarie del nostro paese. Negli ultimi anni i suoi scoop hanno fatto scandalo e determinato nuove indagini come nella guerra tra l’ex ministro Vincenzo Visco e l’ex numero uno della Guardia di finanza Roberto Speciale, le intercettazioni di Piero Fassino e Giovanni Consorte («Allora Gianni siamo padroni di una banca?») e quelle di Gianpiero Fiorani e Antonio Fazio («Tonino ti darei un bacio in fronte») nell’inchiesta sulle scalate a Bnl e Antonveneta o, più recentemente, quelle dell’allora premier Romano Prodi.
Si conclude così, con un evento straordinario, la rassegna letteraria “IL LIBRO PARLATO: incontri e confronti” promossa dall’associazione La Fabbrica delle Idee che ha portato nella nostra città, con un ottimo riscontro di pubblico, numerosi e prestigiosi autori, giornalisti, free lance, politici, quali Massimo Franco, Andrea Pamparana, Debora Serracchiani, Michele Ainis, tanto per citarne alcuni.
E da quel 26 agosto 2009 allorché il libro VATICANO SpA, giunto alla quarta edizione, venne presentato in occasione dell’edizione Duemilanove de Il Giardino delle Idee promosso dall’associazione La Fabbrica delle Idee nel giardino pensile del palazzo della Provincia di Arezzo, molte cose sono cambiate.
Per la prima volta il 16 ottobre 2009 il Financial Times ha dedicato pagina 2 a un saggio italiano: Vaticano Spa per l’appunto.

Una bella soddisfazione, che ha testimoniato l'interesse per le inchieste di autori italiani che si è registrato lo scorso anno alla Fiera del libro di Francoforte.
“Sono presuntuoso: il giornalismo d'inchiesta sopravviverà a tutto. Il futuro è la qualità” ha affermato Gianluigi Nuzzi in quell’occasione.
Alla luce dell’incredibile e per certi versi inaspettato successo Gianluigi Nuzzi ha voluto commentare inoltre: "Sono orgoglioso di guadagnare con un libro come Vaticano Spa (Chiarelettere). Lo sarei stato molto di meno se lo avessi fatto con la biografia di Ronaldinho, tanto per fare un esempio".
L’autore ha infine dichiarato che il 40% dei proventi del libro va in beneficenza, alla fondazione di monsignor Dardozzi che si occupa di sostenere le famiglie bisognose che vanno incontro a operazioni chirurgiche complesse".

]Ma di che cosa parla Vaticano SpA?[/b+
Spericolate operazioni finanziarie mascherate da opere di carità e fondazioni di beneficenza.
La storia raccontata in questo libro è totalmente inedita.
Parte da un archivio immenso, custodito in Svizzera e oggi accessibile a tutti.
Circa quattromila documenti.
Lettere, relazioni riservate, bilanci, verbali, bonifici.
La finanza del Vaticano come non è stata mai raccontata.
Tutto grazie all’archivio di monsignor Renato Dardozzi (1922-2003), tra le figure più importanti nella gestione dello Ior fino alla fine degli anni Novanta.
Sembrava una storia conclusa con gli scandali degli anni Ottanta. Con Marcinkus, Sindona e Calvi.
Invece tutto ritorna. Dopo la fuoriuscita di Marcinkus dalla Banca del Papa, parte un nuovo e sofisticatissimo sistema di conti cifrati nei quali transitano centinaia di miliardi di lire. L’artefice è monsignor Donato de Bonis.
Conti intestati a banchieri, imprenditori, immobiliaristi, politici tuttora di primo piano, compreso Omissis, nome in codice che sta per Giulio Andreotti.
I soldi di Tangentopoli (la maxitangente Enimont) sono passati dalla Banca vaticana: titoli di Stato scambiati per riciclare denaro sporco.
Depositi che raccolgono i soldi lasciati dai fedeli per le Sante Messe trasferiti in conti personali, con le più abili alchimie finanziarie.

Lo Ior ha funzionato come una banca nella banca.
Una vera e propria “lavanderia” nel centro di Roma, utilizzata anche dalla mafia e per spregiudicate avventure politiche.
Un paradiso fiscale che non risponde ad alcuna legislazione diversa da quella dello Stato del Vaticano.
Tutto in nome di Dio.
"Si può vivere in questo mondo senza preoccuparsi del denaro? Non si può dirigere la Chiesa con le Avemarie"
(Monsignor Paul Marcinkus, presidente dello IOR)