Home Cultura e Eventi Cultura L’Umanità di Zamboni e Bolzani conquista Arezzo

L’Umanità di Zamboni e Bolzani conquista Arezzo

0
L’Umanità di Zamboni e Bolzani conquista Arezzo

Arezzo – Inaugurazione ufficiale questa mattina nel chiostro di Palazzo Comunale della mostra “Umanità”, un grande progetto scultureo con cavalli e cavalieri in battaglia del quale il Sindaco ringrazia l’assessore Camillo Brezzi ed i maestri Nicola Zamboni e Sara Bolzani: “siamo di fronte a due scultori di grande valore che offrono, con le loro opere, emozioni importanti ed una cultura particolare, non comune nelle opere moderne che a volte soffrono di improvvisazione. In queste rappresentazioni si traduce un pensiero artistico, una visione romantica del medioevo rinascimentale con spunti di grande pregevolezza. Ogni opera può essere ammirata e suscitare emozioni da qualsiasi prospettiva la si guardi anche grazie ad una lavorazione che ricorda le antiche botteghe rinascimentali. Non è escluso che una di queste rimanga nella mostra città”.
“Umanità” è una mostra di grande impatto visivo, una sorta di allegoria moderna che, ricorda l’assessore Brezzi “ancora prima dell’inaugurazione ufficiale, ha già ricevuto apprezzamenti da parte di aretini e di turisti: nel registro delle presenze sono almeno un centinaio le persone che hanno voluto mettere la propria firma ed esprimere le loro emozioni. La mostra offre una nuova immagine del palazzo. Interessante fin dall’ingresso dalla piazza con l’opera collocata accanto al portone. E il chiostro, con i lavori di Zamboni e Bolzani, offre una nuova ed eccezionale immagine che unisce l’arte alla storia in un percorso ‘perfetto’ in questi giorni di festa per Arezzo”.
Commenta l’artista Nicola Zamboni “la mostra è realizzata in costumi medievali che ne rendono ancora più viva la modernità: l’armatura è simbolo di protezione e di importanza sociale e i cavalli rappresentano il rapporto tra uomo e natura. C’è gente che combatte e che è costretta a fuggire. Sono lavori che, insieme a Sara, non realizziamo su richiesta di enti o committenze private, ma che esprimono pensieri e sensibilità personali. Se è vero, ed io ne sono convinto, che l’arte deriva anche dalla committenza, in queste opere esprimiamo liberamente la nostra professionalità”.
Nicola Zamboni è nato a Bologna il 10 maggio 1943, dopo gli studi e il servizio militare si iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Bologna che abbandonò al terzo anno per andare Inghilterra e conoscere lo scultore Henry Moore. Fu ospite del grande artista per circa un mese e al ritorno in Italia si trovò ad affrontare le grandi aspettative e i desideri che quell' incontro aveva suscitato. Trovò un luogo adatto ad accogliere il suo nuovo entusiasmo e iniziò una produzione di opere di grandi dimensioni. All'inizio degli anni Ottanta la sua figura di "artista del sociale" era già affermata e gran parte dei luoghi pubblici della cintura di Bologna e non solo diventarono sedi delle sue opere. Fu chiamato ad eseguire una scultura per la città di Mito in Giappone. In seguito a questa esperienza fu invitato in diversi paesi dell'estero per eseguire alcune opere per le comunità italiane: Argentina, Brasile, Cile, Perù e Australia. Un altro elemento importante della vita di Nicola Zamboni è l'insegnamento. Iniziò ad insegnare in Accademia a Bologna come assistente a fianco dello scultore Quinto Ghermandi fino a diventare egli stesso docente nel 1995. Ha insegnato per sette anni all'Accademia di Belle Arti di Brera dove ha incontrato Sara Bolzani nel 1997 e con la quale iniziò una collaborazione che prosegue ancora oggi.
Sara Bolzani è nata il 9 ottobre 1976 a Monza, dopo il liceo artistico si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano con una tesi di laure su Nicola Zamboni. Vice e lavora con lui nella casa-studio-officina nella campagna bolognese. Oltre alle numerose opere realizzate insieme a Zamboni, ha prodotto numerose opere d’arte, soprattutto in rame, per importanti collezioni private.
La mostra è visitabile negli orari di apertura di palazzo comunale dove rimarrà fino al 3 ottobre.