Home Attualità Economia La Casa dell’Energia alla ex fonderia Bastanzetti, al via i lavori

La Casa dell’Energia alla ex fonderia Bastanzetti, al via i lavori

0
La Casa dell’Energia alla ex fonderia Bastanzetti, al via i lavori

AREZZO – Nel giorno della presentazione del libro di Tiziana Nocentini sulla storia della Bastanzetti, iniziano i lavori nei bastioni di via Leoni Leoni un tempo occupati dalla ex fonderia. Opere che proietteranno l’antico stabilimento verso un futuro prossimo che prenderà il nome di Casa dell’Energia. Si tratta di un intervento da 2.100.000 di euro, di cui 625.000 messi a disposizione da Coingas, oggetto di un protocollo d’intesa firmato lo scorso anno tra il Sindaco Giuseppe Fanfani e il Presidente dell’azienda di servizio pubblico Alberto Ciolfi.
L’avvio dei lavori è stato presentato stamani nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il Sindaco Fanfani, il Presidente Ciolfi e gli assessori Dringoli, Brezzi, De Robertis e Banchetti.
Gli amministratori comunali hanno sottolineato il valore del recupero storico della Bastanzetti e le future funzioni della Casa dell’Energia. Il Presidente Ciolfi ha ricordato il rapporto con la Casa dell’Energia di Milano e come la nuova struttura e la vecchia Bastanzetti abbiano un legame storico e cioè il fatto che tra le produzioni della vecchia industria aretina c’erano le prime lampadine elettriche.
La Casa dell’Energia sarà un esempio di architettura ecosostenibile, un punto di riferimento di livello nazionale per le eccellenze tecnologiche e luogo di studio e d’informazione sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili. Le linee generali del progetto riguardano oltre 2.000 metri quadrati di superficie: è previsto il mantenimento dei caratteri strutturali, come l’impianto a corte centrale e l’ingresso rivolto alla città storica, riproponendo in chiave attuale materiali, colori e profili. Il progetto individua inoltre due novità di rilievo: la realizzazione di una pergola solare, di dimensioni pari a 716 metri quadrati e, sul piano della pergola stessa, pannelli fotovoltaici per 248 metri quadrati, atti a garantire all’edificio una totale autonomia energetica e porsi come modello di restauro “sostenibile”.
Prima di essere introdotto al cuore del museo, il visitatore, varcata la soglia di ingresso, si troverà in uno spazio urbano: la corte. Sei colonne in acciaio reggeranno l’intera struttura mentre una vasca servirà come punto di raccolta delle acque meteoritiche: quest’ultima, con l’acqua “a filo” rispetto alle quote del pavimento, diventa elemento di raccordo tra interno ed esterno del museo vero e proprio a cui si accederà attraverso passerelle sospese sull’acqua. In un gioco di luce e penombra il visitatore potrà salire sugli spalti delle mura, riportate adeguatamente alla luce e sfrondate dalla vegetazione, e immergersi nel laboratorio interattivo o nella saletta-laboratorio. Una sala convegni, per 80 persone, una sala polifunzionale, la caffetteria, lo sportello informativo e la reception/bookshop arricchiranno la struttura.
Il rispetto della storia del luogo avverrà anche attraverso il recupero dei macchinari e dei vari oggetti presenti nella ex fonderia. Questi saranno utilizzati sia come oggetti di arredo e supporti informativi che come elementi di un “giardino delle sculture della Bastanzetti” sistemato in Largo martiri delle foibe.
E sono gli ultimi giorni per ammirare la Bastanzetti com’era grazie alla mostra allestita sempre da Comune e Coingas nella sala Sant’Ignazio di via Carducci: apertura fino al 28 febbraio.
Notizia Archiviata. Immagine non più disponibile.