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La chiusura delle APT al centro del dibattito in Consiglio Provinciale

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La chiusura delle APT al centro del dibattito in Consiglio Provinciale

Arezzo – Il consiglio provinciale ha approvato il programma 2011 dell'Agenzia per il Turismo, che come ha spiegato il Presidente della Provincia Roberto Vasai, è limitato all'ordinaria amministrazione viste le indicazioni della Regione su questa materia che prevedono la chiusura delle Apt. "Ci sarà una rivoluzione epocale su questo settore, anche perché i tagli annunciati sono di 9 milioni di euro sui 14 di risorse disponibili per il 2009 – ha affermato Vasai. Si tratta di una scelta non certo indolore, visto che non saranno rinnovati i contratti del personale a tempo determinato che oggi lavora nella nostra Agenzia per il Turismo". Il capogruppo del Pdl Lucia Tanti ha definito condivisibile l'analisi del Presidente Vasai sulla fase che gli enti locali stanno attraversando. "Oggi però mi sarei aspettata un'analisi sul passato, per difendere il lavoro fatto ed anche per disegnare meglio le prospettive future", ha detto annunciando il voto contrario del suo gruppo. Per il capogruppo di SeL Alessandra Landucci "il taglio delle Apt è una questione non da poco, perché il turismo nel nostro paese è una risorsa economica importante. Quello della Regione è quindi un disegno che ci pare discutibile, perché verranno a mancare risorse anche soltanto per coprire le spese del personale. I tagli dovevano essere concordati con le Province, non eliminando completamente queste agenzie", ha concluso, mentre il capogruppo del Pd Massimo Pacifici ha detto che si è di fronte alla "presa d'atto della fine di un percorso che ha portato sicuramente dei benefici alla crescita turistica del territorio. La Regione ha fatto un taglio drastico senza una giusta valutazione del valore delle Apt". Il capogruppo dell'Udc Simone Palazzo, infine, ha affermato che "il turismo è una risorsa strategica, mentre la Regione ha fatto una scelta accentratrice che non premia le risorse locali. Dobbiamo far ripartire un'idea di fare turismo, che deve essere un vero e proprio business, mentre invece si è messo in liquidazione un intero segmento". Il punto è stato approvato con 17 voti favolevoli dei gruppi di maggioranza, 4 contrari del centrodestra e l'astensione dell'Udc. Si è poi passati alle interrogazioni, con il capogruppo Udc Palazzo che ha chiesto notizie sulla stato della salute dell'acqua, viste le percentuali di presenza di arsenico in alcuni dei nostri comuni rese note dalla stampa, ed il consigliere del Pd Cristiano Marini che ha chiesto all'Assessore Cutini la posizione della Provincia in merito al proliferare di sagre, oltre 300, che si svolgono nel territorio ormai da gennaio a dicembre. Il capogruppo Lucia Tanti, infine, ha informato il consiglio che il consigliere Riccardo Marzi rimarrà a far parte del gruppo Pdl smentendo voci e indiscrezioni riportate dalla stampa locale. Il consiglio ha poi approvato a maggioranza le variazioni al bilancio ed al piano triennale dei valori pubblici presentate dagli Assessori Piero Ducci e Francesco Ruscelli, la mozione dei consiglieri Michele Del Bolgia, Martina Mansueto e Alfio Nicotra sulla giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese e la mozione presentata dal consigliere di SeL Alessandra Landucci a sostegno della popolazione Saharawi. Ritirata, perché superata dai fatti, la mozione del consigliere del Pd Letizia Beoni sul tema della cultura militare nelle scuole e respinta quella del consigliere dell'Idv Martina Mansueto per la revisione delle norme regionali relative all'esercizio dell'attività venatoria, che ha preso spunto dal tragico incidente di caccia avvenuto ad Arezzo due settimane fa. "A seguito dell'incidente che ha provocato la morte di un uomo abbiamo presentato un documento che pone l'attenzione sulla sicurezza – ha spiegato Martina Mansueto. E' una richiesta di attenzione e non una mozione contro la caccia o di critica all'operato della Provincia". Il consigliere del Pdl Ivo Francesco Menchini ha affermato che "esistono delle leggi nazionali e regionali, che in molti casi diventano restrittive e penalizzanti per i cacciatori. Gli incidenti sono del tutto casuali, e per colpa di pochi non possiamo colpevolizzare tutti. Sarebbe opportuno che coloro che vanno nei boschi per ricerca di funghi e tartufi indossassero indumenti che li rendano maggiormente visibili e riconoscibili", ha concluso Menchini mentre il consigliere del Pd Valerio Menchiari ha presentato un ordine del giorno sull'argomento a nome del suo gruppo: "ritengo – ha spiegato – che la mozione dell'Idv così com'è si configuri come un documento contro la caccia, mentre è giusto ed opportuno richiamare in modo chiaro ed equilibrato il tema della sicurezza". Il documento del Pd ha trovato il consenso del capogruppo del Pdl Lucia Tanti, che ha sottolineato che ci deve essere nell'analisi un corretto rapporto tra gli incidenti e le regole, mentre il Presidente della Provincia Roberto Vasai ha detto che l'incidente avvenuto ad Arezzo "è drammatico ed incomprensibile e ci ha coinvolto anche emotivamente. Da lì in poi però si sono scatenati troppi grilli parlanti, mentre il meccanismo che sovrintende alla caccia in Toscana e in Italia è serio". Il documento del Pd è stato approvato dal consiglio provinciale all'unanimità.