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La statua de ‘La Sputaci’ nel Sentiero della Bonifica

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La statua de ‘La Sputaci’ nel Sentiero della Bonifica

Arezzo – “L'Angiolina, coi suoi capelli tinti con la cera da scarpe, la sua sottanona vecchia quanto lei e il suo immancabile bastone, era lì sempre, col sole e con la pioggia a raccattare mozziconi di sigaretta e ad elemosinare qualche spicciolo. Per noi ragazzi era una fonte di sollazzo prenderla in giro per osservare poi le sue colorite reazioni che non di rado si concludevano a colpi di bastone. Nessuno sapeva la sua età, nessuno sapeva da dove venisse ma, se qualche volta non la vedevamo, calava in noi un leggero velo di tristezza.”
Recita così un testo di Umberto Zucchi che la ricorda in giro in centro ad Arezzo, a raccattare mozziconi di sigaretta, sempre pronta a difendersi con il bastone dagli scherni dei ragazzini.
Angiolina Cipollini, meglio nota come La Sputaci è probabilmente il personaggio aretino più conosciuto nonostante non ci sia più dal 1970. “Angiolina è stata per Arezzo forse più famosa del Sindaco ed era entrata a far parte della vita cittadina” racconta ancora Umberto Zucchi nella sua Amarcord Aretina.
A lei Piero Iacomoni e Barbara Bertocci, fondatori di Monnalisa Spa e della Fondazione Monnalisa Onlus, hanno voluto dedicare una statua a grandezza naturale. Un monumento alla semplicità, alla spontaneità ed alle vere radici aretine, con il chiaro intento di ricordare e tramandare una storia di una donna che ha praticamente scelto di vivere una vita dura e sofferente, povera, ma dignitosa, la cui forza però ha sfondato il muro del tempo che passa: le sue foto, le sue battute, le sue risposte sarcastiche e il suo personaggio rieccheggiano ancora nelle strade di Arezzo, come se lei fosse ancora lì dietro l'angolo ad aspettare con il bastone in mano il prossimo gruppo di ragazzi pronti a canzonarla.
“L'idea di ricordare la Sputaci con una statua – hanno dichiarato Piero Iacomoni e Barbara Bertocci – è nata dalla voglia di recuperare e mantenere viva l'identità semplice di Arezzo e degli aretini che a volte dimenticano le loro origini. Questo personaggio, burbero e scontroso ha lasciato comunque un grande segno in città anche a distanza di 40 anni dalla sua morte. E non è un caso che tutti la ricordino con simpatia, in ogni sua foto è sorridente. Questa inaugurazione si pone in perfetta continuità con lo spirito con cui abbiamo creato la nostra azienda e la Fondazione Monnalisa. L'immagine nella nostra società è importante, ma non può prescidere dai contenuti semplici, veri e sani.”
All'inaugurazione del monumento sono intervenuti con le loro gag e i loro aneddoti Santino Cherubini e Alessandro Lisi degli Avanzi di Balera e anche il Vicesindaco di Arezzo ha raccontato alcuni dei suoi ricordi:
“Anche io ho preso qualche bastonata dall'Angiolina – ha raccontano il Vicesindaco del Comune di Arezzo Giuseppe Marconi – quando da giovane passeggiavo per il Corso. Questo piccolo ma significativo monumento rappresenta uno dei volti simbolo della Città di Arezzo. Gli aretini passando di qui la riconosceranno nei suoi tratti, nella sua posizione più nota, a sedere davanti ad una saracinesca abbassata nel centro storico. E gli stranieri che sempre più spesso passeggiano a piedi o in bicicletta nel Sentiero della Bonifica la conosceranno leggendo anche la targa in sua memoria. Insomma ho condiviso l'idea della famiglia Iacomoni proprio perché si basa sulla volontà di dare un segno forte per recuperare le radici povere della comunità aretina.”
Notizia Archiviata. Immagine non più disponibile. La statua, realizzata dalla Leonardo Art grazie alle sapienti mani dell'artista Lucio Minigrilli, rappresenta l'Angiolina a sedere, è alta un metro, fonti storiche certe infatti ci dicono che la Sputaci non era più alta di 1 metro e 50 in piedi. Accanto a lei sono state posizionate anche due panchine per tutti coloro che passando volessero fermarsi a sedere accanto a questo semplice ma grande personaggio aretino.
Sono molto contento di poter essere qui oggi per l'inaugurazione di questo monumento – ha dichiarato Massimiliano Batistini titolare della Leonardo Art – la nostra è un'azienda giovane che intende realizzare opere particolari non solo d'arredamento, ma anche per portare avanti la tradizione delle botteghe rinascimentali. Quando Piero Iacomoni ci ha commissionato questo monumento alla Sputaci ne siamo stati orgogliosi perché così abbiamo potuto tradurre in realtà un'idea originale che aveva il sano intento di rinvigorire il ricordo delle vere tradizioni del nostro territorio. Tecnicamente l'abbiamo realizzata grazie alla presenza all'interno del nostro staff di un artista designer come il giovane Lucio Minigrilli”
“Prima di iniziare la realizzazione pratica della statua, mi sono documentato, ho cercato di entrare nel personaggio – ha dichiarato l'artista Lucio Minigrilli – e in questa fase, importante è stato il contributo di mia madre, Wanda, appassionata di storia aretina e scrittrice che ha posto alla mia ttenzione anche il libro di Chiara Barbagli Personaggi Popolari d'Arezzo. Conosciuto il personaggio ho applicato le tecniche tradizionali e di ultima generazione per la realizzazione della statua in sua memoria. Dapprima ho realizzato un modello in creta plasmandolo fino a che è risultato uguale al soggetto ritratto. Nella fase successiva ho realizzato dei calchi di parti della statua ed infine con materiali di ultima generazione ho prodotto il manufatto usando la resina epossidica. Sono state necessarie molte ore di rifinitura e cura dei particolari e ora che la vedo al suo posto, posso dire di essere molto soddisfatto del risultato finale.”
La statua, in accordo con il Comune di Arezzo, è stata posizionata lungo il Sentiero della Bonifica. Prendendo la strada che dal raccordo autostradale va verso San Zeno, prima del Ponte sul Canale Maestro della Chiana si gira proprio sul Sentiero della Bonifica e lì spunta con la sua faccia rugosa,burbera ma simpatica l'Angiolina Cipollini, per tutti la Sputaci.
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