Home Politica Lettera aperta al direttore dell’AATO n. 4 Refi Massimo

Lettera aperta al direttore dell’AATO n. 4 Refi Massimo

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Anghiari – «Ho letto con stupore e sconcerto la Vs. del 26 Luglio scorso, in cui si richiedono informazioni in merito all’acquedotto del Bagnolo – Ponte alla Piera di Anghiari.
Lo stupore nasce dal fatto che l’AATO n° 4 si preoccupa di conoscere che cosa hanno fatto gli Enti Locali per gli abitanti di una piccola frazione di montagna, di fatto abbandonata dall’AATO stesso e da Nuove Acque. Un acquedotto gestito ormai da molti anni da un consorzio privato formato dai cittadini del posto, che non ha mai fatto parte a suo tempo del famoso stato di consistenza e che quindi non è stato mai preso in gestione da Nuove Acque perché non conveniente. È sempre la stessa storia, se vi è possibilità di fare affari e profitti, Nuove Acque si getta immediatamente sull’osso, ma poche famiglie di una frazione lontana e disagiata non rappresentano, secondo una logica prettamente di mercato, un interesse appetibile.
Le spiego comunque cosa abbiamo fatto assieme alla Comunità Montana Valtiberina Toscana. Siamo intervenuti con risorse proprie per garantire a quei cittadini, considerati da Voi e da Nuove Acque cittadini di serie b, il diritto fondamentale dell’accesso all’acqua potabile. Un diritto che voi avete loro espressamente negato, in risposta ad una precisa richiesta dei cittadini del Bagnolo nel Settembre del 2000. Da qui nasce anche lo sconcerto per la lettera dell’AATO, a firma del direttore Refi. Chi deve intervenire, Nuove Acque, non interviene. Il Comune e la Comunità Montana, in base anche al principio di sussidiarietà, di cui all’art. 118 della Costituzione, intervengono con la piena partecipazione e condivisione delle famiglie del posto, facenti parte del consorzio privato. L’acquedotto del Bagnolo è un esempio di come si dovrebbe gestire, anche a livelli più alti e complessi, il servizio idrico integrato, secondo un modello che piace definire pubblico partecipato. L’AATO n. 4, al contrario, invece di svolgere in modo adeguato la funzione di controllo nei confronti del gestore e delle sue inadempienze, chiede conto al Comune di Anghiari e alla Comunità Montana di quanto fatto in favore dei propri cittadini. Queste sono le informazioni richieste e mi auguro che incominciate a spendere il vostro tempo e i nostri soldi in modo più appropriato e veramente nell’interesse dei cittadini che dovreste tutelare a norma di legge.»

IL SINDACO
(dr. Danilo Bianchi)

Articlolo scritto da: Sindaco Danilo Bianchi