ROMA – La lista Falciani – con oltre 7mila nomi di correntisti sospettati di evasione fiscale – arriva in Italia e le Fiamme gialle si mettono subito al lavoro. A breve dovrebbe atterrare a Ciampino l'aereo con la delegazione della Guardia di Finanza che ha acquisito l'elenco sottratto dall'ex dipendente Falciani alla divisione svizzera di Hsbc.
Il primo esame riguardera' l'incrocio dei nominativi con i dati relativi alle operazioni dello scudo fiscale. La Guardia di Finanza si occupera' infatti di verificare quanti dei correntisti italiani hanno gia' provveduto, entro l'ultima scadenza utile del 30 aprile, al rimpatrio dei capitali attraverso la sanatoria. Questo anche in riferimento al fatto che i conti provengono dalla Svizzera, paese dal quale e' consentito il rimpatrio ma non la regolarizzazione lasciando i capitali nel paese estero e che, secondo quanto emerso finora si riferiscono al periodo 2006-2008.
Il resto del lavoro dipendera' infatti da questa prima ricognizione. Se i titolari di questi conti si sono avvalsi dello scudo possono infatti usufruire delle coperture previste con l'estinzione delle violazioni tributarie e penali commesse.
L'adesione allo scudo fiscale determina un'inibizione dei poteri di accertamento degli uffici, nonche' l'estinzione delle sanzioni amministrative applicabili, sempre che si tratti di accertamenti relativi a imponibili che siano riferibili alle attivita' oggetto di emersione e solo nei limiti degli importi rimpatriati e/o regolarizzati. Per quanto riguarda la copertura penale lo scudo rende non punibili solo alcuni reati, tra cui la dichiarazione infedele e fraudolenta.

Articlolo scritto da: Adnkronos