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Lucera, 14enne sequestrata in un negozio

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LUCERNA – E' stato arrestato grazie all'intervento dei Nocs il sequestratore della ragazzina di 14 anni tenuta in ostaggio da questa mattina in un negozio di oggettistica di Lucera, in provincia di Foggia. La giovane è apparsa in buone condizioni ed è stata portata all'ospedale Lastaria, dove si sta sottoponendo ad esami radiologici. La ragazza – spiegano dal pronto soccorso – lamenta dolori per i quali è stato ritenuto opportuno l'accertamento ai raggi X. Saranno effettuati anche altri esami. "Ma al momento è presto per avere un quadro completo", spiegano i sanitari.
A compiere il gesto Massimiliano Credico, un 35enne con problemi psichici e noto per un gesto simile commesso in passato. Armato con un coltello verso le 11 ha costretto la giovane, che insieme a due compagne di scuola stava guardando la vetrina della cartolibreria 'Curiosando', ad entrare nel negozio. E' stato il titolare dell'esercizio, fatto uscire dal rapitore al momento dell'irruzione, a dare l'allarme. Subito sul posto sono intervenute le forze dell'ordine ed il procuratore Massimo Lucianetti. L'uomo chiedeva di parlare con Alessandra Mussolini che si era resa disponibile a mettersi in contatto con lui, ma l'uomo si era rifiutato di risponderle al telefono.
E' quindi iniziata una lunga e delicata trattativa, condotta da un appuntato dei carabinieri della Compagnia di Lucera che lo conosceva da tempo. Nel pomeriggio è arrivata anche gli uomini del Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (Nocs): una squadra si è introdotta all'interno del negozio dove era tenuta in ostaggio la giovane e senza ricorrere all'uso delle armi, sfruttando un momento di distrazione del sequestratore, ha sottratto la ragazza dalle mani dell'uomo in un suo momento di cedimento. Quando l'uomo stato condotto fuori, a stento le forze dell'ordine sono riuscite a evitare un tentativo di linciaggio della folla radunatasi all'esterno del negozio.
Durante tutto il tempo del sequestro, la 14enne non pare si sia lasciata prendere da crisi. I genitori e il nonno hanno atteso davanti al negozio in un forte stato di tensione e assistiti da una psicologa. Anche la madre del sequestratore era presente fuori dal negozio, ma le forze di polizia hanno ritenuto, però, che non fosse opportuno che rivelasse la propria presenza al figlio né che facesse tentativi per farlo desistere.
Il 35enne, il 6 maggio del 2007, era stato protagonista di un gesto simile. Dopo aver sequestrato una giovane donna incinta di tre mesi nel parcheggio di un centro commerciale sempre a Lucera, l'aveva costretta a entrare in un negozio e a restare con lui per alcune ore mentre, in uno stato di evidente confusione mentale, chiedeva alla polizia di parlare con alcuni politici: oltre alla Mussolini, Pietro Fassino e Carlo Azeglio Ciampi. Probabilmente voleva un loro intervento per un posto di lavoro. In quella circostanza era stata proprio la deputata del Pdl, chiamata al telefono, a dare una mano per la liberazione dell'ostaggio. "Questa persona aveva già fatto un gesto simile nel 2007, è uscito dal carcere due mesi fa e ora ha reiterato il reato mettendo a rischio la vita di una ragazza", ha detto la deputata del Pdl, sollevata per la liberazione della 14enne. ''Mi auguro – afferma la parlamentare all'Adnkronos – che si possa fare qualcosa affinché un episodio simile non si ripeta più".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign