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Terremoto ad Haiti: l’intervento della Caritas aretina

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Terremoto ad Haiti: l’intervento della Caritas aretina
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AREZZO – In questo giorni sono state moltissime le persone ad aver contattato la Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro per sapere come fare per sostenere la popolazione di Haiti colpita dal terremoto. In questa primissima fase di emergenza, così come era avvenuto per il terremoto in Abruzzo, ma anche nel 2004 per lo Tsunami, le Caritas diocesane sono chiamate esclusivamente a raccogliere fondi da inviare in un secondo momento a Caritas Italiana. Quest'ultima sta già operando di concerto con Caritas internationalis e molti altri soggetti per garantire beni di prima necessità e sostenere le popolazioni locali. La Chiesa italiana ha indetto per domenica 24 gennaio una raccolta straordinaria in tutte le parrocchie, proprio per sostenere le iniziative di solidarietà promosse da Caritas Italiana. Pertanto è possibile effettuare una donazione presso gli uffici della Curia Vescovile di Arezzo oppure con bonifico bancario sul conto corrente della Banca Etruria Agenzia 15 intestato a Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro/Curia vescovile – IBAN IT61k0539014124000000000150 –

«Grazie per la solidarietà concreta e per la vicinanza nella preghiera». Fausta Jean Maurice, coordinatrice dei programmi di Caritas Haiti in un messaggio inviato a Caritas Italiana sottolinea gli sforzi che la Caritas sta facendo, nonostante la situazione ancora caotica e le difficoltà negli spostamenti. «La maggior parte delle chiese, come le abitazioni, risultano danneggiate o distrutte. Ci sono ancora troppi cadaveri nelle strade ed è forte il rischio di epidemie. Acqua, tende, prodotti per l’igiene e aiuti alimentari sono tuttora le necessità più urgenti».
In particolare sono stati distribuiti kit da cucina e per l'igiene, disinfettanti e materassi, acqua potabile per 3.000 famiglie. Oltre che a Port-au-Prince, si sta intervenendo a Petit Goyave e a Leogane, che è stata distrutta all’85%. Sono stati preparati nei centri Caritas della Repubblica Domenicana kit di aiuti alimentari in parte già distribuiti. Sono arrivati da Santo Domingo 20 camion con aiuti alimentari e generi di prima necessità, sono state messe a disposizione 15.000 tende, teli di plastica, generatori di corrente e apparecchiature per le comunicazioni. Un team di medici con 100 tonnellate di attrezzature sanitarie è in arrivo dal Sud Africa. Per le prossime 2-4 settimane si prevede di raggiungere 100.000 persone.
«Come dimostrano le precedenti emergenze, e in particolare il terremoto in Abruzzo e lo tsunami del 2004, che ci vedono ancora accanto alle popolazioni locali – ha sottolineato monsignor Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana – oltre a prodigarci nell’immediato, il nostro è un impegno di lungo periodo, un percorso di accompagnamento con le Chiese sorelle e le Caritas diocesane. L’obiettivo principale è partire dagli ultimi, ossia da chi rimane ai margini degli aiuti e dei riflettori internazionali e da chi resta solo una volta che questi si spengono».

Per questo impegno a lungo termine è essenziale poter contare sul sostegno e il contributo che, come sempre, auspichiamo generoso e solidale. Intanto la Chiesa italiana ha invitato alla preghiera per le vittime e per tutte le famiglie colpite e per far fronte alle prime emergenze e ai bisogni essenziali delle persone colpite dal terremoto, ha stanziato due milioni di euro dai fondi derivanti dall’otto per mille.