Home Politica Macrì: ‘Lebole: la giunta Fanfani ‘confeziona’ l’ennesimo guasto?’

Macrì: ‘Lebole: la giunta Fanfani ‘confeziona’ l’ennesimo guasto?’

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Macrì: ‘Lebole: la giunta Fanfani ‘confeziona’ l’ennesimo guasto?’

AREZZO – Torna d’attualità il dibattito sul recupero dell’area Lebole, per la quale le passate amministrazioni di centrodestra avevano immaginato un ruolo determinante nello sviluppo della città dell’immediato futuro e che, invece, l’attuale amministrazione di centrosinistra ha colpevolmente lasciato nel dimenticatoio.
E pensare che, a giudizio di tutti, si tratta del biglietto da visita all’ingresso della città, un’area per sua natura destinata a determinare una volta per tutte l’aspetto di Arezzo in questo ventunesimo secolo.
Alcune forze economiche e sociali importanti di questa città si sono assunte la responsabilità di respingere il progetto di un recupero in chiave commerciale, attraverso la realizzazione di un outlet importante, che avrebbe a nostro avviso qualificato l’area e arricchito il tessuto economico locale. Così non è stato e, per quanto rispettabili fossero quella posizione e le ragioni che la determinarono, la conseguenza è che quell’area giace da otto anni in una situazione di degrado e abbandono che non giova certo né a chi ha investito, né al sistema economico nel suo complesso. Le responsabilità sono evidenti: l’amministrazione Fanfani, che in questi anni si è caratterizzata solo per le “non decisioni” e le decisioni sbagliate, non sa o non riesce ad assumersi la responsabilità di un progetto di respiro, integrato col territorio, che consenta un recupero intelligente ed economicamente vantaggioso per l’economia e la collettività. Anzi, lascia di fatto che si dia il via a uno “spezzatino” di iniziative di recupero avulse da un contesto generale di una qualche minima prospettiva.
È da inquadrarsi in questo contesto lo sterile dibattito se sia utile o dannoso l’insediamento di una struttura commerciale all’ingrosso, compatibile con l’attuale destinazione d’uso dell’area, ma che si teme potrebbe “scivolare”, attraverso artifizi e furberie, in un’attività di vendita al dettaglio.
Non è questo il problema, anche se sulla questione l’amministrazione farebbe bene a esprimersi chiaramente invece di giocare, come ha saputo fare benissimo in questi anni, a nascondino…