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Macri: ‘subito le dimissioni di Dringoli e Cecchini’

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Macri: ‘subito le dimissioni di Dringoli e Cecchini’

Arezzo – «La risposta del Comune di Arezzo alla cosiddetta emergenza neve è stata totalmente inadeguata. E scandaloso il tentativo di scaricare le colpe su altri livelli istituzionali. Inutile, infine, chiedere scusa come ha fatto il Sindaco: i cittadini hanno bisogno di risposte e di servizi e non certo di scuse.
La situazione che si è verificata nel pomeriggio e nella sera di venerdì era largamente prevedibile. L’avevano annunciata tutti i maggior istituti meteo, per di più indicando la mattina e non il pomeriggio come fase di avvio della perturbazione nevosa. Per quanto mi risulta, nulla è stato fatto per molte, troppe ore. Tanto da determinare, sia nella sera di venerdì che nella giornata di sabato, una situazione incredibile che è stata denunciata e contestata da tutti i cittadini.
L’allarme meteo era stato dato due giorni prima dalla Regione Toscana ed era stata anticipato, addirittura, dal Coordinamento provinciale della Protezione Civile che aveva informato l’Amministrazione comunale, sia nella persona del Sindaco Fanfani che in quella del dirigente del servizio, il dottor Puleri. Non con ore ma con giorni di anticipo, il Comune quindi sapeva cosa sarebbe accaduto: le previsioni erano “sbagliate” di sole tre ore. Un margine ulteriore per un intervento preventivo che non c’è mai stato. La rimozione del Dirigente dal suo incarico mi sembra, a questo punto, assolutamente inevitabile.
La “macchina comunale” non è esistita a causa delle scelte politiche compiute dall’Amministrazione Fanfani che ha destinato risorse ridicole al sistema di Protezione Civile. E che ha tagliato quanto già esisteva, ad esempio il contributo alle associazioni del volontariato che è stato tagliato del 90% riducendolo a sole 3.000 euro. Non solo: è risultata completamente assente la gestione dell’emergenza. Non c’è stata alcuna “situation room” e non sono state allertate nei tempi dovuti le ditte convenzionate. L’Amministrazione Fanfani ha “smontato” a livello locale, la macchina della Protezione civile del Governo, distinguendo tra coordinamento e operatività. E nessun alibi è possibile.
I cittadini hanno pagato sulla loro pelle la disorganizzazione dell’Amministrazione Fanfani. Una città e un territorio allo sbando, abbandonati a se stessi.
Le responsabilità devono essere accertate e punite. Ritengo doveroso che gli assessori Cecchini e Dringoli rassegnino le dimissioni dai loro incarichi. E nelle prossime ore ci attiveremo per una class action contro l’Amministrazione comunale, gli amministratori e i dirigenti responsabili della situazione che si è creata ad Arezzo.»