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Manovra, appello di 5 Regioni a Tremonti

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Manovra, appello di 5 Regioni a Tremonti

MILANO – ''Il fronte dei Governatori di Regione che chiedono una modifica della manovra è unito''. Lo assicura il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni commentando l'iniziativa dei cinque presidenti di Regioni (Lazio, Campania, Calabria, Abruzzo e Molise) che in una lettera hanno chiesto al ministro dell'Economia Giulio Tremonti un cambiamento sostanziale della manovra correttiva dei conti pubblici.
''Ero informato dell'iniziativa dei cinque governatori del Sud, un'iniziativa che approvo. Non c'è nessuna divisione tra di noi – ha detto Formigoni – e il nostro fronte è compatto nel chiedere sostanziali cambiamenti della manovra. Loro hanno solo evidenziato problemi particolari per il Sud, problemi che hanno ereditato perché sono stati eletti da poco''.
Formigoni ha poi risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto se la dichiarazione del premier sui sacrifici delle Regioni sia una 'porta chiusa'. ''Conosco Berlusconi – ha risposto Formigoni – e so che con lui non c'è nessuna porta chiusa, la porta è spalancata''. Formigoni ha infine annunciato che questa mattina c'è stata una riunione in Regione del 'Patto dello sviluppo' in cui le forze economiche lombarde hanno firmato un documento a sostegno delle richieste della Regione per una modifica della manovra ''naturalmente nel rispetto dei saldi'', ha concluso Formigoni.
Da Tremonti per il momento 'no comment' sull'iniziativa dei cinque governatori. ''Non parlo mai'', ha risposto il ministro dell'Economia ai giornalisti che gli chiedevano una dichiarazione.
Dal canto suo il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha annunuciato in un'intervista al 'Tg2': ''Tremonti mi ha confermato che appena rientra a Roma ci vedrà. Riesporremo quelle che sono, secondo noi, le questioni più critiche della manovra''. ''Io credo – ha aggiunto – che un po' di buon senso sicuramente riporterà una serena discussione''. Stiamo facendo, ha proseguito, ''tutto quello che va nella direzione di evitare uno sperpero di denaro pubblico che forse fino a qualche tempo fa c'è stato. Ciò non toglie che la manovra ci crea ulteriori problemi e in particolare alle regioni del centrosud che già sono sottoposte a piani di rientro molto penalizzanti''.
Per il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ''i margini per risparmiare altrove ci sono certamente. E ce ne sono anche per immaginare un contributo alla manovra diversificato da Regione a Regione, un contributo – prosegue – che non penalizzi chi finora ha bene amministrato il denaro pubblico e il proprio territorio''.
Il vicecapogruppo del Pdl alla Camera, Italo Bocchino chiede a Berlusconi e al governo di ''valutare con grande attenzione l'appello dei presidenti di cinque regioni, che con i numeri dei loro conti rischiano il fallimento, alcuni senza alcuna responsabilità di gestione''. ''Non c'è dubbio – continua – che gli enti regionali rappresentino oggi il principale centro di spreco del Paese, ma questo deve indurci a bloccare la loro spesa per acquisti di beni e servizi senza colpire però la loro capacità di governo''.

Articlolo scritto da: Adnkronos