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Marea nera, ‘countdown’ per la nuova cupola

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Marea nera, ‘countdown’ per la nuova cupola

LONDRA – I veicoli robotizzati sono già al lavoro sul fondo del Golfo del Messico per preparare l'operazione di posizionamento della nuova cupola, prevista entro la fine della settimana, con cui i tecnici di Bp sperano di bloccare la fuoriuscita di greggio dalla piattaforma Deepwater Horizon.
La società annuncia di aver deciso, dopo colloqui avuti con l'ammiraglio Thad Allen, National Incident Commander, e con altri esponenti del governo americano, di potenziare l'operazione con misure supplementari destinate ad allontanare la marea dal Golfo del Messico. La nuova manovra prevede il taglio della tubatura collegata alla valvola esplosa, e dalla quale fuoriesce il greggio, e il posizionamento di una cupola che raccoglierà il materiale che fuoriesce e, mediante un tubo, l'invio in superficie di greggio e gas.
Operazioni, sottolinea la compagnia, complesse e mai tentate prima a simili profondità. In caso di successo, è già in pianificazione una seconda iniziativa per un sistema di contenimento permanente che prevede l'invio di greggio e gas a una nuova tubazione che avrebbe la sua estremità a circa 100 metri sotto il livello del mare. Questa seconda condotta 'flessibile' invierebbe il materiale a una imbarcazione di stoccaggio posta in superficie e avrebbe il vantaggio di una maggiore duttilità nel caso l'area fosse colpita da uragani, molto frequenti nella regione nei mesi estivi.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, intanto, incontrerà oggi a Washington i vertici di una nuova commissione istituita per stabilire le misure da adottare in futuro per prevenire gli incidenti petroliferi. La nuova commissione, riferisce la Cnn, avrà sei mesi di tempo per stilare un rapporto con le linee guida per la prevenzione di fuoriuscite di petrolio in caso di incidenti nelle trivellazioni off-shore.
Le autorità federali, intanto, hanno esteso il divieto di pesca ad altre aree adiacenti alle coste dell'Alabama e del Mississippi, portando così al 26% la quota di superficie del Golfo interessata dal divieto.