Arezzo – «La cultura svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle società, non solo per quanto riguarda identità e sviluppo umano, ma anche democrazia, pace e stabilità. Mentre a volte la globalizzazione può acuire le tensioni e le chiusure all’interno della propria identità, si fa appello alla cultura ogni giorno di più perché costituisca un elemento vitale di dialogo e funga da calmiere tra i popoli. La diversità delle culture è fondamentale per infrangere l’omologazione della globalizzazione che banalizza ed impoverisce e può diventare così un elemento essenziale per renderla più umana.
Le industrie della cultura, se messe in grado di svilupparsi, possono costituire delle importanti fonti economiche di ricavo senza per questo necessitare di ingenti investimenti. Le potenzialità del settore culturale, settore che genera attività creatrici, impiego, esportazione e reddito, lo rendono un asso nella manica da tutti i punti di vista all’interno di un settore economico di primaria importanza.
In questo periodo di crisi, più che mai, abbiamo bisogno di identità culturali forti, che costituiscono il collante stesso delle società. Abbiamo bisogno di creatori ed artisti che, scambiandosi la reciproca visione sul mondo, tracciando il cammino verso il futuro, spingono verso la sua stessa evoluzione. Abbiamo bisogno di cogliere tutte le opportunità per sviluppare dei settori creatori di ricchezza e di una migliore comprensione tra i cittadini e i popoli. Più che mai “Cultura e Creazione” devono essere “fattori di sviluppo”. Dobbiamo rendere la cultura parte della soluzione delle crisi che stiamo attraversando.
Sta a tutti – creatori, artisti, professionisti della cultura, politici con potere decisionale, investitori – agire adesso.»