Home Cronaca Misseri: ‘Nessun movente per la morte di Sarah, è stato un incidente’

Misseri: ‘Nessun movente per la morte di Sarah, è stato un incidente’

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Taranto (Adnkronos/Ign) – ''La Procura deve approfondire tante cose. Questo incidente probatorio non è stato dirimente. Comunque non esiste un movente perché il padre ha confermato che è un omicidio senza movente. Lui dice che è stata la figlia però ovviamente vedremo''. Così l'avvocato Francesca Conte, uno dei due legali di Sabrina Misseri, ieri sera al termine del lunghissimo incidente probatorio, all'interno del quale si è svolto l'interrogatorio in contraddittorio di Michele Misseri, il padre della ragazza.
L'uomo davanti al gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati, al pm della Procura Mariano Buccoliero, al procuratore aggiunto Pietro Argentino e ai legali delle varie parti interessate ha confermato l'accusa alla figlia di essere l'autrice dell'omicidio di Sarah Scazzi, 15 anni, uccisa il 26 agosto ad Avetrana. L'interrogatorio, iniziato poco prima delle 13 nel carcere di Taranto, è terminato intorno alle 23. In aula era presente anche Sabrina ma, come prevede la legge, non è potuta intervenire.
''I contenuti ovviamente non li possiamo dire'' ha esordito l'avvocato parlando con i giornalisti che l'aspettavano all'esterno del penitenziario di Taranto. ''Erano in aula separati – ha spiegato il legale – ma non c'è stato bisogno né di separé, né di cordoni perché sono state due persone di grande dignità e di grande compostezza. Sabrina ha abbandonato l'aula un'ora prima perché non si sentiva bene. A noi ha detto 'aiutatemi a ristabilire la verità'''.
Michele Misseri, ha riferito l'avvocato Conte, ''ha detto una serie di cose che sono assolutamente in contraddizione e che la morte di Sarah è stato un incidente, non un atto voluto''. ''Gli incidenti sono così – ha spiegato rispondendo a una domanda – Posso garantire che la realtà spesso supera la fantasia. E lo dico purtroppo per cognizione di causa e di cause. Qui abbiamo dei dati rinvenienti dalla prova scientifica – ha continuato – che hanno escluso qualsiasi traccia sulla cinta e dati rinvenienti dalla prova generica e dalle testimonianze che vogliono vedere a tutti i costi un movente che secondo la difesa non esiste''. Il padre ha confermato l'accusa a Sabrina di essere l'autrice del delitto mentre ha ritrattato la violenza sul cadavere della vittima e di aver compiuto qualche giorno prima delle molestie nei confronti della nipote.
L'interrogatorio di ieri si è svolto con la formula del'incidente probatorio che è importante perché diventerà una prova nel dibattimento ''ma anche le contraddizioni insuperabili diventeranno una prova – ha precisato l'avvocato Conte – perché esiste un concetto di attendibilità, credibilità e coerenza. Lui ha negato di aver detto certe cose che sono incassate a verbale e registrate. Lui ha negato di aver fatto violenza e di aver compiuto atti di libidine, cosa che invece ha detto in tutti i verbali, compreso quello del 5 novembre. Una chiamata di correo in Italia da sola non basta a condannare nemmeno se si tratta di una madre che accusa la figlia – ha specificato il legale – Ci vogliono dei riscontri e al momento questi riscontri non ci sono''.
''La cosa più bella di tutti – ha poi aggiunto – è che Misseri padre ha detto che Sarah e Sabrina erano come due sorelle. E che l'unico posto al mondo dove Sarah ritrovava il sorriso era a casa loro''.

Articlolo scritto da: Adnkronos