Home Nazionale Modena, uccide la moglie che aveva preso le parti della figlia

Modena, uccide la moglie che aveva preso le parti della figlia

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Modena – (Ign) – Tragedia dell'immigrazione e dell'incomprensione a Novi di Modena dove un immigrato pakistano ha ucciso la moglie e ridotto in fin di vita la figlia ventenne al termine di un'aspra lite. All'origine dello scontro il rifiuto della ragazza, appoggiata dalla madre, di frequentare e poi sposare un giovane pakistano scelto per lei dal padre.
Come nel caso di Hina Saleem, la giovane trucidata anni fa nel bresciano, anche la giovane Nosheen voleva vivere all'occidentale ma il padre, legato alle tradizioni del suo Paese, non lo sopportava. In questo caso però la mamma di Nosheen, Begm Shnez, di 46 anni, si è schierata dalla parte della figlia con coraggio. E l'ha pagata. L'uomo, Ahmad Khan Butt, di 53 anni che qui fa l'operaio, non ha sopportato il doppio 'tradimento' di moglie e figlia vissuto come un disonore.
Così ieri sera nella casa al centro di Novi dove la famiglia vive, Butt ha riunito moglie, figlia e i due figli minori. Urla terribili sono state sentite dai vicini che, accorsi, sono stati respinti dai pakistani con una frase secca: ''Sono affari di famiglia''.
Poi la tragedia. La ragazza è stata colpita con una spranga da uno dei fratelli e la madre che ha tentato di difenderla è stata uccisa a colpi di mattone dal marito.
"Nessuna costrizione matrimoniale potrà mai essere giustificata come derivante dall'Islam – spiega la vice presidente dell'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia (Ucoii), Patrizia Khadija Del Monte. – La più pura e corretta tradizione musulmana ci riferisce la più netta condanna di questa pratica tribale opposta dal profeta Muhammad". L'esponente musulmana emiliana spiega inoltre che "la giurisprudenza islamica, dal canto suo ha stabilito che la libera scelta fosse condizione ineludibile fondante la legittimità del matrimoni".
"Ci auguriamo – sottolinea De Monte – che il violento riproporsi di questa, che non esitiamo a definire una vera piaga culturale che introduce sanguinose conseguenze, possa muovere le associazioni di musulmani presenti sul territorio nazionale a una maggiore attenzione e attività per prevenire ed eliminare i siffatti tragici accadimenti".

Articlolo scritto da: Adnkronos