Home Attualità Economia Mozzarella Made in Italy doc? Ecco le cinque regole d’oro p…

Mozzarella Made in Italy doc? Ecco le cinque regole d’oro p…

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ROMA – Cinque regole d'oro per scegliere la vera mozzarella italiana di qualità: occhio a consistenza, colore, superficie, prezzo e acqua.
Ma vediamole nel dettaglio: ''Consistenza elastica, superficie esterna liscia, colore bianco ma non traslucido, fuoriuscita di acqua con occhiatura e prezzo di vendita non inferiore ai 7 euro al chilo sono – spiega la Coldiretti – gli elementi da verificare per cercare di garantirsi acquisti sicuri di mozzarella di buon latte fresco italiano in un mercato dove almeno la metà del prodotto in vendita è fatto con latte o addirittura cagliate (semilavorati industriali) importate dall'estero''. Le 'dritte' sono state illustrate dalla Coldiretti presso il mercato degli agricoltori di Campagna Amica a Milano in via Ripamonti 35 dove, in un pentolone con cento litri di vero latte di mucca fresco, italiano e appena munto e dopo circa due ore di bollitura, un mastro casaro ha effettuato la rottura della cagliata, la manipolazione dell'impasto e la ''mozzatura'' a mano della mozzarella poi offerta in degustazione ai consumatori.
''Una occasione per conoscere i segreti utili a non cadere nell'inganno nell'acquisto di un prodotto come la mozzarella che – sottolinea la Coldiretti – è presente sulle tavole di 6 italiani su 10 tra i quali si è però diffusa la preoccupazione, con un calo di consumi del 20 per cento, immediatamente dopo la scoperta di 'mozzarelle blu' prodotte in Germania e vendute anche con marchi nazionali in Italia ed in altri paesi Europei''.
Svelate, dunque, le 5 regole d'oro, si attende, come richiesto dalla Coldiretti, che ''diventi obbligatorio indicare in etichetta la provenienza del latte impiegato''.
''La mozzarella è il formaggio più acquistato in quantità con gli italiani che ne consumano in un anno ben 164 milioni di chili acquistati nel 39 per cento dei casi nei supermercati, per il 26 per cento negli ipermercati, per il 14 per cento nei discount e per il 21 per cento nel dettaglio tradizionale, sulla base di una analisi della Coldiretti su dati Ismea'', aggiunge l'associazione dei coltivatori diretti.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign