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Da Trento a Sondrio gli appuntamenti con l’arte della settimana

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ROMA – Da Sondrio a Roma, passando per Trento e Siena: ecco gli appuntamenti con l'arte, da domani a sabato prossimo. '900+Vaclav Sedy. Fotografie di architettura al centro delle Alpi. 1900-2010' è la mostra che sarà allestita nella Galleria Credito Valtellinese di Sondrio, dal 2 luglio al 26 settembre. L'architettura del XX secolo e dell'ultimo decennio nelle Alpi centrali non è architettura vernacolare.
Niente baite in ''stile alpino'', niente chalet con graticcio in legno e tetto a falde, niente stile alpestre. Le fotografie di Vaclav Sedy, autore praghese di numerosi scatti d'architettura moderna e contemporanea per le principali riviste di settore, italiane e internazionali, vogliono investigare piuttosto la vicenda poetica, estetica e tecnica di un linguaggio architettonico che ha manifestato un'identita' eterogenea e spesso in linea con gli esiti migliori del dibattito internazionale.
La mostra, composta da 120 scatti in medio formato, con alcuni salti dimensionali a sottolineare i momenti di congiunzione fra i diversi cicli tematici che ne articolano il progetto espositivo, vuole documentare la varieta' ornamentale dei primi edifici in stile eclettico riservata alla costruzione delle centrali idroelettriche, fino al candore purista degli stessi edifici a firma di Gio Ponti dei tardi anni '50.
La mostra dei Bozzetti del Palio di Luglio 2010 affidato al pittore Ali Hassoun, invece, sarà inaugurata il 28 giugno al Santa Maria della Scala di Siena. L'esposizione rimarrà allestita fino al 18 luglio. Hassoun italiano d'adozione, nasce in Libano a Sidone nel 1964. Nel 1982 si stabilisce a Siena e studia all'Accademia di Belle Arti di Firenze e, nel 1992, sempre a Firenze si laurea in architettura. Ora vive e lavora a Milano.
Nelle sue opere Hassoun coniuga due culture: quella della sua terra natia, il Libano, e quella assorbita in Italia. L'arte diventa così una terra di confine nella quale si incontrano le due culture, quella tradizionale e spirituale del misticismo islamico, e quella dinamica ed evolutiva dell'Occidente.
L'artista si fa interprete di culture diverse ma confrontabili, che convivono nello spazio orchestrato delle sue tele coloratissime. I personaggi di un Islam o di un'Africa tanto vissuta quanto favolosa e immaginata, nelle sue composizioni sono tutti catturati in un gioco di citazioni colte e di rimandi indiretti tra figura e sfondo.
E ancora, capolavori rinascimentali dai musei veneziani, un carico di perle e vetri cinquecenteschi recuperati nei fondali marini croati, affascinanti collane di perle vitree destinate al mercato africano, ed ancora il flauto in vetro di Napoleone che fu recuperato dagli inglesi dopo la battaglia di Waterloo. Sono solo alcuni dei settecento oggetti che si potranno ammirare nella mostra allestita al Castello del Buonconsiglio ma allargata a Castel Thun, dove viene proposta una sezione monografica dell'esposizione maggiore.
'L'avventura del vetro dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani', proposta dalla provincia di Trento, Castello del Buonconsiglio, sarà aperta al pubblico, nei due castelli-museo, dal 27 giugno al 7 novembre.Con questa mostra, dopo la collaborazione con il museo Antichità Egizie di Torino, il Castello del Buonconsiglio sigla un altro ''gemellaggio'' con Venezia e il museo del Vetro di Murano, che concederà in prestito centinaia di vetri per la maggior parte inediti.
'Torno subito – Fotografi'as encontradas mientras volvi'a a casa' è la mostra di Pablo Dotta che sarà inaugurata giovedì prossimo, alle 19, nella Galleria dell'Istituto Italo-Latino Americano a Roma.
L'esposizione rappresenta una serie di momenti fotografici con cui Dotta cattura realtà di Paesi Latinoamericani ed Europei: da Cuba a Costa Rica, dal Portogallo alla Spagna e all'Italia, per giungere all'Uruguay.
''Pablo Dotta – dice lo scrittore uruguayano Eduardo Galeano – ci invita a viaggiare per città diverse, ci invita a vederle dal di dentro. I suoi occhi – aggiunge – sanno svelarci quello che è nascosto, questo mistero della vita che pulsa nelle cose semplici, in tutto quello che sembra nulla ed invece contiene tutto''. Nato a Montevideo nel 1960, Dotta, regista cinematografico e fotografo, vive e lavora tra Roma, L'Avana, Costa Rica e Montevideo.
Infine, chiuderanno i battenti: 'Unchildren', la mostra sull'infanzia negata, allestita fino al 30 giugno nella sala Santa Rita di Roma, e 'Passato Presente', l'esposizione di Fabio Ceccarelli, alla Galleria ArtIdec di Bracciano, in provincia di Roma, fino al 27 giugno.

Articlolo scritto da: Adnkronos