Napoli (Ign) – Una coltellata alla gola solo perché piangeva. Ha ucciso così Sofia, la nipotina di appena due mesi, Antonio Raffaele Spinelli, un 29enne affetto da problemi psichiatrici e in cura presso un centro di igiene mentale. Quando ieri sera i carabinieri sono arrivati nella casa di Monte di Procida, in provincia di Napoli, dove è avvenuto il delitto, lo zio era ancora vicino al corpicino di Sofia, mentre alcuni parenti tentavano di rianimarla. Non ha opposto resistenza ai militari di Pozzuoli e quelli di Monte di Procida che conducono le indagini: è stato portato via poco prima che la mamma della bimba rincasasse.
Questi i fatti. I genitori della neonata, Francesca, 33 anni, e Fausto, 35, stavano trascorrendo la domenica dalla nonna materna che vive nella casa teatro dellomicidio con il figlio Antonio Raffaele.
La tragedia è accaduta mentre la coppia era fuori a fare una passeggiata. In casa c'era la nonna a prendersi cura di Sofia. Quando la bimba a un certo punto si è messa a piangere, la donna l'ha presa in braccio per calmarla, ma Antonio Raffaele, infastidito dal pianto, ha preteso che la madre gli consegnasse la bimba. Così è stato. La piccola però non ha smesso di piangere nemmeno in braccio allo zio, e quindi la nonna ha chiesto al figlio di ridargliela. A quel punto probabilmente è scattato un click nella mente dell'uomo, che ha allontanato la madre con una spinta facendola cadere a terra, si è diretto in cucina e, preso un grosso coltello, ha colpito alla gola la piccola, morta sul colpo.
La nonna è accorsa in cucina ma era già troppo tardi. Le sue urla hanno attirato l'attenzione dei vicini, tra cui diversi parenti. Sono arrivati tutti, compresi i soccorsi allertati dai familiari, ma per Sofia non c'è stato niente da fare. Quando la madre è rincasata e ha scoperto la tragedia, suo fratello era stato già portato via dai carabinieri. Il corpo della povera Sofia è stato portato all?istituto di medicina legale.

Articlolo scritto da: Adnkronos