Home Nazionale Nella capitale i fuochi della Girandola ‘accendono’ Castel Sant’Angelo

Nella capitale i fuochi della Girandola ‘accendono’ Castel Sant’Angelo

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ROMA – ''Il fine è rilanciare e valorizzare una tradizione che per secoli ha caratterizzato la storia e l'identità di Roma, rendendo omaggio, il giorno prima della festività religiosa, ai Santi Patroni della città, e facendo riscoprire a cittadini e turisti una delle perle culturali di Roma''. Con queste parole, Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura del Comune di Roma, ha presentato ieri la manifestazione 'La Girandola'' che si terrà lunedì 28 giugno, dalle 21.30 alle 22, all'interno di Castel Sant'Angelo.Uno spettacolo pirotecnico che recupera una tradizione del XV secolo e che, dallo scorso anno, è stato riproposto in maniera filologica grazie al lavoro di ricerca del Gruppo IX Invicta e, in particolare, del progettista e ideatore Giuseppe Passeri.
Questo spettacolo godrà di sei punti di avvistamento privilegiati: Lungotevere Tor di Nona, Lungotevere Altoviti, Ponte Vittorio Emanuele II, Ponte Principe Amedeo Savoia Aosta, Ponte Umberto I e Via Banco Spirito, tutti intorno a Castel Sant'Angelo e per questo consigliati al pubblico per godere meglio dei fuochi. ''Sconsigliamo però -spiega il presidente della Commissione Cultura del Comune di Roma- di sostare o percorrere in macchina il lungotevere dalle 20 alle 22 del 28 giugno. Abbiamo allertato e coinvolto il più alto numero possibile di vigili urbani al fine di fluidificare il traffico, ma non possiamo garantire una assoluta percorrenza scorrevole di quel tratto di strada così consigliamo a tutti, turisti e abitanti, di evitare il lungotevere in quegli orari''. Questa iniziativa culturale ha radici profonde: è stata introdotta a Roma nel 1481, sotto il pontificato di Papa Sisto IV, ed e' rimasta in auge fino al 1861. Immortalata nelle stampe del Piranesi e dai grandi pittori del passato, nonché dalle 'penne' di Alessandro Tassoni (nella ''Secchia Rapita'', rivela Mollicone), Gioacchino Belli (che vi dedico' un sonetto, 'la Girandola der 34') e Charles Dickens, questa 'maraviglia del tempo' -questo il sottotitolo della manifestazione- avrebbe avuto come 'patrini', almeno nel disegno, nello sviluppo e nella strutturazione delle macchine pirotecniche e della scenografia dell'evento, gente del calibro di Michelangelo Buonarroti e Gian Lorenzo Bernini.
''La Fontana dei Quattro Fiumi a piazza Navona come l'Obelisco della Minerva in piazza della Minerva non erano altro che progetti del Bernini di macchine pirotecniche per la Girandola'' spiega il progettista e ideatore della rievocazione Giuseppe Passeri. ''Oggi, però, grazie anche all'utilizzo di centraline radio prodotte in Austria, siamo in grado di accendere questi fuochi, con soltanto 18 tecnici sul campo, invece del coinvolgimento, come era in passato, di oltre 100 uomini''. ''Quest'anno poi -prosegue il progettista- 'La Girandola' sara' ancora piu' complessa, sofisticata e spettacolare. Pur seguendo sempre una filologia storica derivata dallo studio di stampe e documenti dell'epoca inerenti a questa cerimonia, infatti, siamo stati in grado di sviluppare girandole che si muovono in orizzontale e verticale, non quindi statici come sono di solito i fuochi d'artificio tradizionali, con la presenza anche di fontane pirotecniche e giochi delfici di luci e colori''. Uno spettacolo da non perdere che, come tiene a ribadire Maria Grazia Bernardini, direttore del Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, ''vuol far vivere lo spirito della citta' di Roma facendo riscoprire anche quel gusto per la festa tipicamente romano. I fuochi d'artificio, infatti, portano allegria, da sempre''.

Articlolo scritto da: Adnkronos