AREZZO – Da più parti stanno giungendo alla Usl segnalazioni di cittadini che in città, così come in altre località della provincia, davanti alle scuole, dentro i locali pubblici, nei pressi degli ospedali, sono state avvicinate da persone che chiedono contributi a favore di associazioni che prestano (o presterebbero) servizi di aiuto negli ospedali.
In qualche caso fanno riferimento a servizi di accompagnamento per gli anziani, in altri ad attività di clown terapia per i bambini, in atri ancora all'assistenza ai bambini ricoverati.

Aldilà del fatto che queste persone rappresentino o meno associazioni che realmente svolgono queste funzioni, la Ausl (assieme alle associazioni che operano in ospedale) chiarisce che nessuno per nome e per conto della Azienda sanitaria e delle associazioni che operano al su interno (dall'Avo ai clown della Tribù dei nasi rossi) è stato autorizzato a chiedere offerte o contributi. Se viene citata l'azienda sanitaria e le strutture aretine, si tratta di un falso.
L'Azienda sanitaria diffida chiunque da utilizzare il suo nome o, comunque, di far intendere che si stanno operando delle raccolte di soldi in favore di utenti e famiglie ospiti delle sue strutture.
Allo stesso tempo, invia i cittadini alla massima attenzione e ad avvertire le forze dell'ordine qualora si fosse, come da qualcuno segnalato, di fronte a persone che insistono in modo improprio per ottenere denaro.