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Nuove Br, due arresti a Milano

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ROMA – Blitz antiterrorismo questa mattina a Milano dove la Digos ha arrestato due persone accusate di appartenere alle nuove Brigate Rosse (VIDEO). In manette sono finiti Manolo Morlacchi, 39 anni figlio dell'ex brigatista, e il 34enne Costantino Virgilio. I due sono stati interrogati per ore nella questura di via Fatebenefratelli a Milano, ma nulla trapela al momento sulle loro dichiarazioni.
Gli arresti sono stati eseguiti da personale dell'Antiterrorismo delle Digos di Roma e Milano, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Roma, Maurizio Caivano, su richiesta del pool antiterrorismo della Procura della Repubblica di Roma diretto dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti.
Per i due, che sono stati prelevati dalle rispettive abitazioni milanesi in via Gola e Viale Umbria,l'accusa è di partecipazione a banda armata. Secondo quanto accertato dalla Polizia, erano legati all'organizzazione e avrebbero anche partecipato a ''incontri strategici''.
Entrambi lavoravano per un'agenzia di gestione archivi: Morlacchi con funzioni manageriali, Virgilio come dipendente. A incastrarli, a seguito di lunghe e complesse indagini , sono state le telefonate in codice fatte per fissare appuntamenti per incontri strategici.
Morlacchi, 'figlio d'arte', è autore del libro, pubblicato nell'autunno del 2007, 'La Fuga in avanti – La rivoluzione è un fiore che non muore' che ripercorre la vita del padre Pierino tra i fondatori, con Renato Curcio, del primo nucleo delle Brigate Rosse.
Con Virgilio è ora accusato di far parte dell'associazione terroristico-eversiva, costituita in banda armata, denominata 'per il comunismo Brigate Rosse'. Con i loro arresti salgono a 7 le persone finite in carcere con l'accusa di far parte della formazione, un gruppo eversivo, ricorda la Polizia, che nel settembre 2006 rivendicò un attentato dinamitardo, fortunatamente fallito, ai danni della caserma dei Paracadutisti 'Vannucci' di Livorno.

Già nel giugno scorso infatti 5 persone, tuttora detenute, erano state arrestate a Roma e Genova con l'accusa di appartenere all'organizzazione di matrice marxista-leninista che si propone il rilancio della lotta armata e la riproposizione della sigla delle Brigate Rosse. A quanto apprende l'ADNKRONOS l'operazione di oggi si lega a quegli arresti. Nei confronti del gruppo dal 10 giugno scorso erano scattate una raffica di perquisizioni, che aveva portato al sequestro di ingenti quantitativi di armi. In quell'occasione anche i due erano finiti sotto inchiesta.
La svolta nelle indagini era arrivata grazie a una chiamata, partita da una cabina telefonica, intercettata a febbraio del 2007 e attribuita a Luigi Fallico. In una delle telefonate, in particolare Fallico parlava di un attentato alla Maddalena nei giorni del G8. Oltre a lui, arrestato nella capitale e considerato il capo del gruppo, in quella occasione finirono in carcere anche Bruno Bellomonte, rappresentante di spicco dell'indipendentismo sardo, e Bernardino Vincenzi. A Genova invece furono arrestati Riccardo Porcile e Gianfranco Zoja. Tra gli indagati, c'era anche Ernesto Morlacchi, figlio di Pierino e fratello di Manolo, finito oggi in manette.

Articlolo scritto da: Adnkronos