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Nuovi farmaci per la cura del carcinoma renale.

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Nuovi farmaci per la cura del carcinoma renale.
Sergio Bracarda

AREZZO – In occasione del 4° congresso post-ASCO – organizzato da Sergio Bracarda, direttore della U.O.C. di Oncologia Medica di Arezzo – per due giorni si sono ritrovati ad Arezzo i massimi esperti, clinici e non clinici, di carcinoma renale. La scelta della nostra città è legata alla presenza presso il San Donato di una struttura presso la quale, grazie a sperimentazioni cliniche approvate di grande avanguardia, si utilizzano una serie di farmaci innovativi per la cura di questo particolare tipo di tumore.

Due i principali quesiti a cui gli esperti hanno cercato di dare delle risposte. Il primo, per chiarire quel sia la miglior sequenza terapeutica tra i nuovi farmaci biologici attualmente a disposizione per il trattamento del carcinoma renale avanzato. Il secondo, sulle possibili scelte personalizzate per il singolo paziente, tenendo in considerazione anche l’eventuale integrazione terapeutica multidisciplinare, nel caso di sedi metastatiche particolari, e gli ultimi sviluppi della diagnostica.

Temi che appaiono complessi, ma che sono in realtà ben noti ai pazienti che sono affetti da questa devastante malattia.
L'immissione sui mercati americano ed europeo di un numero rilevante di nuovi ed efficaci farmaci a bersaglio molecolare (sorafenib, bevacizumab associato ad interferon, sunitinib, temsirolimus, everolimus, pazopanib) ha cambiato completamente lo scenario terapeutico di questa malattia. Nel corso degli ultimi anni si è infatti passati da una condizione di quasi assoluta mancanza di farmaci ad una condizione di “benvenuto” eccesso e alla conseguente possibilità di scelte terapeutiche almeno in parte personalizzate.
La buona tollerabilità di questi trattamenti, assieme alla loro efficacia, fa sì che i pazienti possano essere trattati più a lungo e con più farmaci in successione, mantenendo un'ottima qualità di vita. La necessità di capire al meglio il migliore posizionamento dei singoli farmaci a disposizione, per sfruttarne al meglio le potenzialità terapeutiche, ha portato ad una animata e partecipata discussione i numerosi iscritti al congresso.
La quasi totalità di questi nuovi farmaci, compresi quelli non ancora in commercio nell'ambito di sperimentazioni cliniche autorizzate, sono disponibili presso l'Oncologia Medica dell'Ospedale di Arezzo.