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Parte il progetto ‘Andiamo a scuola a piedi e in autonomia’

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Parte il progetto ‘Andiamo a scuola a piedi e in autonomia’

Arezzo – Prosegue il progetto “Andiamo a scuola a piedi e in autonomia”: una sorta di ‘patto’ tra bambini e adulti per garantire ai bambini la possibilità di muoversi in sicurezza nei percorsi in entrata ed uscita da scuola.
E’ promosso dagli assessorati alle politiche educative e all’ambiente e mobilità del Comune di Arezzo con il laboratorio e Consiglio La città dei Bambini, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo IV Novembre (Scuole Primarie Sante Tani e Masaccio). Il progetto è patrocinato da Unicef e vi collaborano enti e associazioni cittadine.
“E’ la seconda edizione – ricorda l’assessore alla mobilità Roberto Banchetti – e tutti insieme ci proponiamo di rendere permanente questa esperienza facendola diventare un vero e proprio stile di vita migliore per tutti. Il presupposto è quello dei diritti dei bambini e dell’opportunità che dobbiamo dare loro per crescere in autonomia e autostima, offrendo occasioni per socializzare e imparando ad avere un rapporto corretto con la città. Ma è anche un modo per ridurre il traffico e rendere più vivibile la nostra città”.
L’esperienza è stata programmata per due settimane, da lunedì 25 ottobre fino al 6 novembre, negli orari di entrata e di uscita delle scuole primarie Masaccio e Sante Tani: è prevista la presenza di operatori nei punti critici e verranno sistemati nei percorsi cartelli permanenti che rendono visibile la presenza dei bambini e richiamano alla prudenza.
“Ancora una volta i bambini chiedono la nostra collaborazione – commenta l’assessore alle politiche educative Lucia De Robertis – e ci mandano messaggi semplici a cui è doveroso dare risposte. Chiedono solo il rispetto delle regole che già ci sono, la possibilità di andare a scuola a piedi serenamente. Ci offrono la loro fiducia e tutti i cittadini ci devono dare una mano per non deluderli”.
L’esperienza fatta a maggio ha dato ottimi risultati, dimostrati dalle risposte emerse dai questionari distribuiti alle famiglie delle scuole che hanno partecipato alla sperimentazione.
“Molti bambini hanno preso spunto da questo progetto e hanno continuato ad andare a scuola a piedi – sostiene la coordinatrice del Consiglio del Bambini Alessandra Capizzi. Abbiamo notato che, dopo due o tre giorni di incertezza, i bambini imparano presto a comportarsi per strada e anche a far valere il loro diritto di pedoni. Questa forte richiesta di autonomia ci stimola a proseguire con questo progetto che sta continuando a crescere e ad ampliarsi con il sostegno dei bambini e delle famiglie”.
E sicuramente anche della scuola. Commenta la vice dirigente dell’Istituto IV Novembre Laura Billi: “il progetto è stato accolto con entusiasmo dai bambini che sentono l’importanza di vivere un momento della loro giornata da soli, senza ‘grandi tra i piedi’ come spesso dicono. Le famiglie si aspettano che le zone che i bambini possono frequentare in sicurezza siano sempre di più e anche per coloro che vengono dalle frazioni e sono costretti ad usare la macchina è importante avere dei punti in cui lasciare i bambini senza creare traffico vicino agli ingressi delle scuole”.
Importante a questo scopo il ruolo della Polizia Municipale che, come ricorda Aldo Poponcini “non è tanto quello di controllare i bambini ma di vigilare perché gli automobilisti rispettino le norme di comportamento previste dal codice della strada. Questo progetto è già una valida realtà e i bambini lo vogliono proseguire tutto l’anno”.