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Patto di ferro tra imprese ed enti locali

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Patto di ferro tra imprese ed enti locali

AREZZO – “L’affidamento all’assessore Giustini della delega alle attività produttive conferma l’orientamento dell’Amministrazione Comunale aretina a continuare sulla strada del sostegno complessivo all’economia locale”. Così il Presidente CNA Andrea Sereni saluta l’ingresso in Giunta di Alessandro Giustini che invita a “percorrere con determinazione la strada di una grande governance che rilanci l'economia e ricandidi Arezzo in una dimensione strategica nei prossimi anni. I finanziamenti europei dei progetti Piuss sono stati un ottimo risultato che porterà nel nostro territorio oltre 30 milioni di investimenti. Quest’esperienza – osserva Andrea Sereni- ha dimostrato che talvolta la quadratura del cerchio tra pubblico e privato riesce; qui, in terra d'Arezzo, si respira l'aria di una condivisione tra pubblici amministratori e imprenditori: se così è, la mia proposta è di puntare ad una strategia di vero marketing territoriale che significa progettualità, tempestività d'intervento e ritorno competitivo diretto e indotto”.
Proprio adesso che il territorio aretino è a un bivio e che le finanze, sia delle imprese che degli enti locali, sono a livelli veramente minimi, il Presidente Sereni si dichiara convinto della necessità di unire le forze per risollevare le sorti di un sistema produttivo fragile e frammentato che sta erodendo sempre di più le proprie radici legate all’oreficeria e alla moda.
“Le realtà distrettuali aretine non riescono a garantire le potenzialità di crescita del passato specie per le difficoltà del sistema orafo dinanzi alla concorrenza internazionale. E la storia economica del nostro territorio ci insegna a non limitare il campo d’azione ad uno o due settori. A questo proposito i lavori pubblici, 55 milioni di euro nel solo 2010, possono essere uno stimolo determinante per rivitalizzare un settore fondamentale come quello delle costruzioni e dell’impiantistica su cui la crisi economica ha fortemente pesato”.
Ma una programmazione a 360° richiede in primo luogo di risolvere i nodi strategici del territorio aretino: se da un lato è vitale definire il futuro di importanti aree della città che possono rappresentare non solo il futuro urbanistico ma anche quello economico di Arezzo, dall’altro non si possono dimenticare le infrastrutture.
“Penso all’interporto, al completamento e alla messa in sicurezza delle principali arterie stradali, ai collegamenti ferroviari veloci – conclude Sereni – nella convinzione che le reti infrastrutturali sono essenziali per incoraggiare l’insediamento delle aziende e per permettere un’ottimale organizzazione di impresa”.