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PDL Arezzo: ‘Fanfani a casa: non poteva non sapere’

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PDL Arezzo: ‘Fanfani a casa: non poteva non sapere’

Arezzo- Interrogazioni in aula e richiesta di una seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicata esclusivamente alla vicenda Aato 4 / Marconi. “La storia è forse complessa dal punto di vista burocratico ma è certamente semplice da quello politico – ha detto il vice capogruppo Francesco Francini. A sei mesi dalla scadenza elettorale, un ente chiuso dal Governo Berlusconi decide di spendere un milione di euro, soldi interamente pubblici, per acquistare la sua sede. Per di più da una società della quale fa parte il vice Sindaco e assessore al bilancio del Comune di Arezzo. Una scelta priva di qualsiasi logica la cui unica conseguenza non può essere il dimissionamento di Marconi. Lo Statuto comunale prevede che anche i membri di Giunta rendano nota la loro partecipazioni a società Il Comune era quindi in grado di conoscere ogni dettaglio della vicenda: era anche giunta una richiesta di parere sulla utilizzazione ad uffici dell’immobile di via Gobetti”.
Il Pdl chiede quindi azioni concrete: “risoluzione del contratto d’acquisto, verifica di eventuali danni erariali e d’immagine per il Comune di Arezzo, analisi della vicenda da parte della Commissione controllo e garanzia che chiederà anche l’audizione del Sindaco Fanfani. Infine dimissioni del Consiglio d’amministrazione di Aato 4 perché un ente chiuso per legge non può spendere 1 milione di euro”.
Il Consigliere Francesco Macrì ha sottolineato gli aspetti amministrativi della vicenda: “non è vero che la legge di soppressione degli Ato sia successiva alla delibera di acquisto della sede. E’ vero il contrario come è stato evidenziato anche da un articolo del Corriere di Arezzo. E’ strano che oggi, in palazzo comunale, tutti facciano finta di non avere saputo nulla. Il tema centrale si conferma, quindi, quello politico: siamo di fronte ad una totale assenza di governo della città. Confermato da errate procedure amministrative: la volontà negoziale del delegato del Sindaco in AAto 4 avrebbe dovuto essere preventivamente supportata da un atto d’indirizzo dell’organo competente. Di questo non c’è traccia”.
“La nostra richiesta di dimissioni del Sindaco – ha sottolineato Francini – si basa proprio sulla valutazione del cattivo governo di questa città. Siamo di fronte ad un’esperienza da chiudere al più presto. Noi non pratichiamo il giustizialismo ma poniamo solo una questione politica”.
“Abbiamo adottato un metodo garantista – ha aggiunto il capogruppo Gianni Cantaloni. I cittadini vogliono sapere come e perché è stato speso un milione di euro. Inoltre non è stato dimissionato un assessore qualsiasi ma il vice Sindaco, detentore, per di più. di deleghe estremamente rilevanti. Si tratta dell’alter ego del Sindaco. Siamo di fronte alla fine del percorso politico di questa maggioranza”.
E il PdL intende portare la vicenda Aato 4 in tutti i comuni dell’ambito: “presenteremo mozioni e chiederemo spiegazioni su quanto è avvenuto – ha annunciato Alessio Mattesini. E il Sindaco Fanfani e la Giunta comunale non possono trincerarsi dietro la scusa che non sapevano. E’ loro dovere essere a conoscenza ed è incredibile che la Giunta non sappia dare risposte”.