Arezzo – «Non si può nascondere un certo dispiacere personale che sorge spontaneo nel vedere nuovamente la nostra amata città abbandonata a se stessa in un giorno così gioioso per tutti.
Per l'ennesima volta si celebra il teatrino delle occasioni mancate, e viene messo in scena l'ultimo atto del suicidio turistico che perseguita Arezzo.
Quest'amministrazione comunale si dimostra costantemente assente e distante dai desideri dei cittadini e così, fedele al motto "chi non fa, non sbaglia" si adagia sugli allori nella notte di Capodanno che vedrà il culmine dei festeggiamenti fuori dal cuore della città, in una festa nella quale non si è ben capito se e quando saranno presenti gli ospiti famosi tanto decantati e della quale peraltro il Comune non fa parte neanche come membro organizzativo.
Dovunque, localmente e in ottica nazionale, i Comuni si distinguono per la perspicacia con la quale fanno vivere alla loro popolazione momenti d'integrazione e di felicità durante l'arrivo del nuovo anno con manifestazioni ed eventi di ogni genere. Ad Arezzo questo non succede.
Ci sarà solo un modesto Capodanno in Piazza della Badia, ma, per coronare anche in questa occasione l’insuccesso organizzativo del Sindaco Fanfani, neanche i manifesti sono corretti perché vi è stampata la data dell’anno scorso.
E’ necessario che lei, sig. Sindaco, smettesse di versare lacrime da coccodrillo e di arrampicarsi sugli specchi, chiedendo aiuto al Governo per coprire i buchi della Sua pessima gestione amministrativa.
Come se non bastasse dopo il suo annuncio di qualche mese fa di tagliare i contributi alle associazioni e ai gruppi sportivi, adesso ci toglie anche il Capodanno. E poi ci chiediamo perché il turismo crolla e la città muore.
Noi vogliamo una città viva, culturalmente attiva, che ricopra il ruolo turistico che merita. Non vogliamo essere il fanalino di coda della nostra amata Toscana.
Non è possibile perdere treni come quello del 31 dicembre, senza un motivo o un senso logico, ma solo per evidente mancanza di interesse da parte Sua e della Sua Giunta.
Signor Sindaco, non sappiamo dove Lei festeggerà il nuovo anno, però sappiamo come sarebbe piaciuto festeggiarlo ai tanti aretini delusi dal silenzio assordante della sua amministrazione.»
Gianni Pagliazzi – Coordinatore Comunale PDL