Home Politica PdL: ‘una media, assolutamente inaccettabile, di due minuti a pratica’

PdL: ‘una media, assolutamente inaccettabile, di due minuti a pratica’

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Arezzo – “Siamo di fronte non solo ad un Regolamento Urbanistico “bulgaro” e blindato che blocca tutto e tutti ma anche ad una procedura di esame delle osservazioni che mortifica ed umilia le domande, i suggerimenti, le proposte dei cittadini, degli ordini professionali, delle categorie economiche”. Così Gianni Cantaloni, capogruppo PdL in Consiglio comunale, valuta l’organizzazione dei lavori della Commissione Assetto del Territorio che per 3 giorni alla settimana e fino al 23 dicembre esamina le oltre 2.600 osservazioni pervenute.
“Sia chiaro – aggiunge Guglielmo Borri che insieme a Luca Stella è commissario PdL in Cat – che gli uffici comunali stanno svolgendo il loro lavoro con grande senso di responsabilità e impegno. Il problema non è quindi tecnico ma politico. La Commissione viene convocata senza una specifico ordine del giorno: sappiamo quindi quale sarà la prima pratica perché ricordiamo l’ultima della seduta precedente. Ma iniziamo la riunione “navigando” al buio. E con una fretta che è tutta politica, dettata dalla necessità di questa amministrazione di portare a casa, nel vuoto totale, almeno un risultato in questo mandato e cioè il Regolamento Urbanistico. Ho calcolato una media che non ha ovviamente carattere scientifico ma che aiuta a capire con quali ritmi e quindi in quale clima si lavora in questi giorni in Cat: la media di tempo dedicata ad ogni singola osservazione supera di poco i due minuti. Un tempo che, a malapena, consente la lettura della sintesi dell’osservazione, del parere tecnico espresso su di essa, delle motivazioni della valutazione finale e il voto. E’ chiaro che non esiste la benché minima possibilità di entrare nel merito della pratica. In questo modo si ha un approccio superficiale, si rischia di non valutare nello stesso modo osservazioni simili, si umiliano volontà di partecipazione e diritti dei cittadini. Il fatto stesso che siano state presentate 2.600 osservazioni è la prova conclamata che questo Regolamento Urbanistico viene valutato negativamente dalla città, in tutte le sue espressioni. Uno strumento rigido che, per scelta politica, la maggioranza intende mantenere tale svolgendo il lavoro di esame delle osservazioni come una noiosa incombenza burocratica da liquidare nel più breve tempo possibile”.
Una scelta che il PdL contesta duramente. “La protesta dei Commissari e del gruppo consiliare è anche del PdL provinciale – sottolinea Francesco Francini, vice capogruppo e vice coordinatore provinciale del partito. E’ ormai evidente che siamo di fronte ad un conflitto “tra” interessi: da una parte una Giunta sempre più arroccata nel palazzo e spaventata dal giudizio dei cittadini e dall’altra una città che sempre più affonda nella crisi e alla quale l’amministrazione non garantisce alcuna risposta. Anzi: ogni suo atto, come dimostra anche la vicenda del Regolamento Urbanistico, è una mazzata alla città. Questa era l’occasione per applicare una partecipazione vera, ben diversa da quella sbandierata con i più svariati percorsi: ebbene la stiamo perdendo”.
Il PdL non è comunque intenzionato a chiudere qui la storia del Regolamento urbanistico: “il nostro candidato a sindaco – ha annunciato Cantaloni – inserirà nel suo programma elettorale la revisione dello stesso Regolamento. Non siamo di fronte solo a 2.600 osservazioni ma anche alle proteste delle categorie economiche e alla rilevazione, da parte degli Ordini professionali, di almeno una dozzina di gravi errori contenuti nell’atto urbanistico”.