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Piscine, rivedere disciplina adeguamento a norme igienico-sanitarie

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Piscine, rivedere disciplina adeguamento a norme igienico-sanitarie

Far slittare i tempi di attuazione della nuova disciplina e rivedere il quadro normativo e regolamentare per l’adeguamento delle piscine in modo che sia più in sintonia con le esigenze attuali dei settori economici interessati. Questa in sostanza la richiesta contenuta in un’interrogazione urgente presentata in Consiglio Regionale dal consigliere del Pd Vincenzo Ceccarelli.

“Chiediamo alla Giunta – spiega il consigliere Pd – di prevedere tempi più lunghi per l’adeguamento alla nuova disciplina sui requisiti igienico-sanitari delle piscine. Riteniamo, inoltre, opportuno riconsiderare la norma al fine di ridefinire un quadro normativo e regolamentare più in sintonia con le esigenze attuali dei settori economici interessati, con l’obiettivo sempre fondamentale della tutela della salute e della sicurezza degli utenti delle piscine”.

“L’adeguamento richiesto dalle legge – aggiunge Ceccarelli – doveva essere svolto entro un anno dall’entrata in vigore, ma i destinatari della normativa hanno espresso numerose preoccupazioni per il poco tempo a disposizione e anche per questo chiediamo una proroga dei termini di scadenza. Da più parti si segnala inoltre come la disciplina introdotta manchi di proporzionalità, ponendo medesimi obblighi per strutture differenti (ad esempio gli agriturismi e gli alberghi), nonché come sia contraddittoria da un lato promuovendo l’autocontrollo e dall’altro individuando con eccessivo dettaglio parametri rigidi il cui rispetto comporta oneri non indifferenti”.

“Molti esercenti – continua il consigliere Pd – sono preoccupati che l’adempimento alle previsioni regolamentari si traduca in uno svantaggio competitivo con strutture analoghe delle regioni limitrofe. Siamo sicuri – conclude Ceccarelli – che la Giunta prenderà in considerazione la richiesta di slittamento e di revisione della normativa considerata anche la complicata situazione economica attuale con le enormi difficoltà che anche il settore recettivo si trova ad affrontare”.