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Revocato lo sciopero dei benzinai

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Revocato lo sciopero dei benzinai

Roma – Adnkronos/Ign) – I benzinai hanno revocato lo sciopero di tre giorni previsto da stasera fino a sabato, ma ora attendono che il governo prenda delle decisioni sulla riforma della distribuzione dei carburanti. "Stasera il governo ha fatto delle aperture nei nostri confronti e riparte la negoziazione per garantire i gestori nei confronti delle compagnie -spiega Luca Squeri della Figisc Confcommercio- in piu' abbiamo ribadito la necessita' dei cosiddetti 'impianti fantasma', ovvero che quelle pompe di benzina non presidiate, possano sorgere solo nelle zone disagiate. In piu' abbiamo chiesto al governo il rinnovo del bonus fiscale. Credo sia stata una giornata importante, ma il tavolo sui carburanti continua perche' il percorso per l'ammodernamento della rete e' lungo, ma abbiamo spiegato al governo che noi stiamo l'anello debole della catena e quindi non puo' essere caricato tutto su di noi".
Soddisfatti dell'esito dell'incontro anche gli altri sindacati: "Abbiamo trovato risposte alle nostre rivendicazioni -spiega Martino Landi della Faib Confesercenti- il percorso prosegue ma c'e' l'impegno del governo a rendere strutturale il bonus fiscale e rendere piu' competitivi i nostri impianti, salvaguardando il servizio".
"Non e' stato facile, abbiamo dovuto faticare per garantire che la nostra categoria non scomparisse -dice Roberto Timpani, della Fegica Cisl-. Siamo una categoria responsabile e quindi abbiamo revocato lo sciopero. Abbiamo spiegato al governo che la concorrenza non vuol dire libera volpe in libero pollaio, ma le compagnie devono fare la loro parte. Il prezzo della benzina e' fatto da molte componenti di una lunga filiera di cui noi siamo solo l'ultimo anello".
Al termine dell'incontro, il sottosegretaria Saglia ha reso noto che il ministero sta effettuando "le verifiche attraverso la Guardia di Finanza e i carabinieri per chi ha approfittato del previsto sciopero dei benzinai per aumentare i prezzi, sara' pesantemente sanzionato".
"Il governo e' soddisfatto di questo risultato -continua Saglia- stiamo lavorando da ormai un anno per la riforma della distribuzione dei carburanti e per ridurre lo stacco tra il prezzo in Italia con quello del resto d'Europa, dove i carburanti si pagano un po' meno. La riduzione dei prezzi non possiamo pagarla riducendo posti di lavoro. Ci siamo confrontati su questo con i gestori e abbiamo trovato un accordo. La riforma della distribuzione dei carburanti e' un punto centrale per il governo. Ne ho gia' parlato con Letta e ora dopo questa riunione ci vedremo in modo che il consiglio dei Ministri possa esaminarla al piu' presto".
La revoca dello sciopero dei distributori di carburante viene accolta positivamente dall'Adoc, "ma rimane il fatto che i consumatori hanno subito un danno, sia in termini economici che di tempo. Sono stati di fatto costretti a correre dai distributori a fare il pieno, pagando in anticipo, e a caro prezzo, la benzina necessaria per i giorni a venire e hanno dovuto trascorrere in media 15 minuti in attesa. I benzinai, anche scioperando, non ci avrebbero comunque rimesso niente, il guadagno dei tre giorni di sciopero previsti e' stato abbondantemente eguagliato oggi" dichiara il presidente dell'Adoc Carlo Pileri.
"Ad ogni modo, e' doveroso affrontare concretamente il problema dell'emergenza carburanti, – continua Pileri- che danneggia i consumatori sia direttamente, al momento del rifornimento, che indirettamente con il rincaro dei prodotti, in primis gli alimentari, che subiscono le fluttuazioni dei carburanti, impone l'accelerazione sui tempi della riforma. Oltre all'applicazione del protocollo di riforma, chiediamo che si realizzi in tempi stretti un taglio delle accise di 10 centesimi. La liberalizzazione delle pompe bianche, dando la possibilita' di vendere anche prodotti 'non-oil' ai distributori tradizionali, il cui numero sul territorio e' sufficiente ma puo' essere anche aumentato. In questo modo si incentiverebbe la concorrenza, con ricadute positive per i consumatori, in quanto si creerebbero le condizioni per un ribasso del prezzo finale della benzina".

Articlolo scritto da: Adnkronos