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Rifiuti, trenta roghi nella notte a Napoli

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Rifiuti, trenta roghi nella notte a Napoli

Napoli – (Adnkronos) – Sono stati circa 30 i roghi di cumuli di sacchetti di rifiuti che i vigili del fuoco di Napoli hanno spento stanotte. Come riferiscono i vigili del fuoco, infatti, dalle 2 alle 7.30 di stamattina, sono stati spenti incendi appiccati ai rifiuti abbandonati per strada, nella zona di Secondigliano e in quella orientale della città.
Dopo la visita di ieri al termovalorizzatore di Acerra, il premier Silvio Berlusconi si recherà oggi a Napoli. Il presidente del Consiglio è atteso in città nel tardo pomeriggio per un briefing in Prefettura sull'emergenza rifiuti in Campania, insieme al capo della Protezione civile Guido Bertolaso. "Oggi io vado a Napoli, perché siccome mi sono personalmente impegnato" per risolvere l'emergenza in tre giorni, "voglio verificare direttamente se tutto ciò che è stato avviato è concluso", ha detto il premier da Bruxelles, aggiungendo: "Bertolaso ha già risposto" alle critiche europee sui rifiuti "ed io condivido le risposte che ha dato". "Ieri (giovedì ndr) ho detto che in tre giorni Napoli sarebbe stata liberata dai rifiuti, avendo individuato posti dove potevano essere portati. Allora, in accordo con Bertolaso, abbiamo deciso oggi di fare il punto anche con il generale del nostro Esercito che sta sovraintendendo all'operazione, per essere certi che i tempi indicati siano rispettati".
Dal canto suo il presidente della Campania Stefano Caldoro, intervenendo in Consiglio regionale in seduta straordinaria, ha annunciato che il bando di gara per la costruzione dell'impianto di termovalorizzazione di Napoli Est sarà pronto entro due settimane". "Entro dicembre – ha aggiunto – partiranno due impianti di compostaggio, uno a Eboli e uno a Salerno. Un terzo dovrebbe sorgere nel casertano''.
Intanto ancora una note di tregua a Terzigno. Da quando lo sversamento dei rifiuti è stato sospeso per la bonifica della cava Sari, non si sono più verificati incidenti tra i dimostranti e le forze dell'ordine. Ma resta un grande punto interrogativo: che cosa accadrà quando gli autocompattatori torneranno a scaricare i rifiuti nel sito, provenienti solo dall'area vesuviana e non più da quella di Napoli? I manifestanti hanno già anticipato di non voler più la riapertura della discarica pretendendo quindi la chiusura definitiva.
E' stato nel frattempo identificato il manifestante che, nei giorni in cui infuriava la protesta contro l'apertura di una seconda discarica a Terzigno, diede fuoco a due bandiere, in circostanze diverse e a distanza di un giorno dall'altro. Trenta anni, di Boscoreale, è stato identificato e denunciato in stato di libertà per vilipendio della bandiera italiana e adunata sediziosa. Il 21 ottobre scorso il 30enne diede alle fiamme un tricolore durante una manifestazione non autorizzata in piazza Pace a Boscoreale.
Il giorno successivo identico gesto alla rotonda panoramica di via Panoramica a Terzigno, sotto gli occhi di un gruppo di carabinieri. Gli agenti del commissariato di Torre Annunziata lo hanno identificato al termine di una settimana di indagini.

Articlolo scritto da: Adnkronos