AREZZO – Da tempo Confesercenti lamenta il proliferare delle sagre in Casentino. Più volte ha lanciato gridi contro il fenomeno delle sagre selvagge che da anni è in aumento mettendo in crisi il settore della ristorazione.
“Adesso apprendiamo – dice Mario Checcaglini direttore di Confesercenti – che il Presidente della Comunità Montana si appresta a proporre un premio alle sagre che abbiano caratteristiche idonee e di qualità”.
“Ben venga – prosegue il direttore Checcaglini – il riconoscimento alle feste paesane che servono alla promozione di un tipico prodotto del luogo. Il problema che però vogliamo segnalare al Presidente della Comunità è il disagio che gli operatori del settore della ristorazione devono affrontare ogni estate, quando con l’arrivo del caldo spuntano sagre di ogni tipo”.
Per questo motivo, i dirigenti dell’associazione di categoria hanno scritto al presidente della Comunità e ai sindaci del Casentino.
“Chiediamo – si legge nella lettera – di impegnarsi sia nell’istituzione del premio alle sagre migliori ma soprattutto nell’eliminazione di tutte le altre ritenute non idonee e prive di qualità o comunque non finalizzate alla promozione del territorio. Quindi condividiamo l’iniziativa di premiare le sagre ‘migliori’ del territorio se è accompagnata da un analogo e conseguente progetto finalizzato ad ostacolare quelle che non saranno giudicate migliori”.
“Inoltre chiediamo – conclude Checcaglini – di controllare che tutti i comuni del Casentino adempiano a quanto previsto dal Codice del Commercio e cioè si impegnino per una concertazione sulla programmazione delle sagre con la relativa limitazione. Ci vuole maggior vigilanza per garantire il rispetto delle regole al pari dei ristoratori. A questo fine abbiamo rivolto un invito ad incontrare il Presidente della Comunità Montana per valutare assieme le esigenze della ristorazione”.