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Secondo spettacolo gratuito della rassegna teatrale estiva del Comune

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Secondo spettacolo gratuito della rassegna teatrale estiva del Comune

AREZZO – Nell’estate aretina il teatro non va in ferie. L’assessorato alla cultura del Comune di Arezzo ha organizzato tre spettacoli che vanno a comporre una mini-stagione di prosa articolata, parafrasando Shakespeare, in altrettante… notti di mezza estate. Direzione artistica di Andrea Biagiotti.
Giovedì 12 agosto alle 21,15 il palcoscenico si trasferisce al campus universitario, nel piazzale antistante la Palazzina dell’Orologio, per “Rosa Lullaby, racconto dai Tetti Rossi”, di Gianni Micheli, regia Francesca Barbagli, con Andrea Biagiotti, Massimo Ferri, Luca Baldini, Massimiliano Dragoni, Gianni Micheli e Paolo Benvegnù. Il tema è la vita nei manicomi prima della riforma Basaglia. Ingresso gratuito.
“Andare lì dove tutto è nato – ricorda l’assessore Camillo Brezzi. Questa è stata l’idea che ci ha spinti a programmare l’evento del prossimo 12 agosto proprio in fondo a quel viale che porta alla Palazzina dell’Orologio che per molti anni ha tenuto nascosto e appartato il luogo dove la vicenda del nostro spettacolo prende vita. Proprio lì, c’era uno dei più famosi manicomi d’Italia; ed ecco allora che lo spettacolo rappresentato in quel luogo, può diventare ancora più incisivo ed efficace nella sua parte di memoria storica e di divulgazione della più importante rivoluzione nel mondo della salute mentale di cui Arezzo è stata protagonista. Ci piacerebbe che Aldo, Rosa e Vincenzo, i protagonisti della storia, prendessero vita lì dove tanti Aldo, Rosa e Vincenzo hanno davvero vissuto. Ci piacerebbe che i giovani scoprissero questo posto e potessero vederlo con gli occhi di allora. Ci piacerebbe che i nostri concittadini che passavano davanti a quel viale e che guardavano dentro fra la curiosità e la paura, riscoprissero questo posto attraverso gli occhi del teatro e dei bravi attori che lo interpretano”.
Sì, perché “Rosa Lullaby” è un viaggio, un canto, poesia e memoria di un uomo che intende ridare un nome e un volto a chi per troppo tempo, quasi per una vita intera, è rimasto senza una storia da raccontare. Lo spettacolo nasce in collaborazione con il Centro promozione per la salute “Franco Basaglia”’ e rientra nel progetto per la costituzione di un archivio della memoria orale dell’ospedale neuropsichiatrico aretino. Progetto che adesso è anche tradotto in un libro che è possibile richiedere proprio al centro Basaglia. La storia di “Rosa Lullaby” è quella di Aldo che a 45 anni diventa padre. È dunque un uomo “normale” con una vita “normale” ma con un passato e una storia che normali non sono: è infatti “figlio del manicomio”, nato da due pazienti dell’ospedale psichiatrico di Arezzo di cui non ha mai voluto sapere nulla.