AREZZO – Prende avvio martedì 9 febbraio nell’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino il nuovo ciclo di conferenze organizzato dalla Società storica aretina in collaborazione con il Comune di Arezzo. Gli incontri, che si protrarranno per tutto il 2010, saranno dedicati alle istituzioni politico-sociali di Arezzo, dall’alto medioevo all’età contemporanea. Ad aprire il ciclo sarà martedì prossimo Pierluigi Licciardello, che si occuperà dei secoli successivi alla caduta dell’impero romano, dall’invasione dei Goti al delinearsi del Comune, attraverso il crescente potere esercitato dai vescovi sulla città di Arezzo.
La conferenza si occuperà in sostanza dell’alto medio evo, un’epoca per solito considerata di barbarie e di oscurità, anche a causa della scarsità di fonti documentarie. Dagli studi più recenti emerge invece un quadro molto più mosso ed articolato, con una società in evoluzione, alla continua ricerca di nuovi assetti istituzionali. Il vescovado, in città, la signoria di castello e il monachesimo, nella campagna, sono i poteri locali che emergono dal basso per cercare di colmare il vuoto lasciato da un potere pubblico in crisi inarrestabile. La città, sede del vescovo, manterrà nel corso dei secoli una funzione di predominio rispetto al resto del territorio e da qui partirà l’esperienza istituzionale del vescovo-conte.
Pierluigi Licciardello è dottore di ricerca in Agiografia all’Università di Roma Tor Vergata e insegnante di materie letterarie al Liceo classico “Francesco Petrarca” di Arezzo. Svolge attività di studio e ricerca presso le Università di Siena (sede di Arezzo) e di Firenze, collabora con importanti istituzioni scientifiche ed ha all’attivo numerose pubblicazioni. Fra di esse occorre ricordare quanto meno il ponderoso volume “Agiografia aretina altomedievale: testi agiografici e contesti socio-culturali ad Arezzo tra VI e XI secolo”, uscito nel 2005.
Curato da Luca Berti, il nuovo ciclo di conferenze della Società storica aretina si propone di ricostruire le sedi del potere civico nelle varie epoche, i gruppi sociali e gli uomini che hanno retto la città, i meccanismi e le strutture di governo, lo scontro ed il confronto fra portatori di interessi diversi e talvolta contrastanti, nelle loro interazioni con il mondo esterno alla città. La conferenza successiva è in programma il 23 febbraio, quando lo storico francese Jean Pierre Delumeau approfondirà le circostanze che portarono sullo scorcio dell’XI secolo alla costituzione del Comune ed al suo rapido consolidamento. Tutte gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.