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Soyuz ‘aggancia’ la stazione spaziale internazionale. Al via l

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Soyuz ‘aggancia’ la stazione spaziale internazionale. Al via l

Mosca (Adnkronos) – Dopo due giorni e pochi minuti di viaggio la navetta spaziale russa Soyuz è arrivata sulla stazione spaziale internazionale con il suo equipaggio composto dal comandante il cosmonauta Dmitry Kondratyev, l'astronauta statunitense Catherine Coleman e l'astronauta italiano dell'Esa Paolo Nespoli. Il docking è avvenuto alle ore 21,12 dopo circa 32 orbite di un'ora e mezza ciascuna. L'equipaggio entrerà nella stazione spaziale internazionale a mezzanotte e 12 minuti, circa. La manovra di avvicinamento alla stazione spaziale è stata realizzata come da tradizione manualmente dal comandante Kondratyev. La Soyuz era partita due giorni fa dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, ed ha avuto un viaggio decisamente tranquillo, nonostante un lieve problema nei collegamenti ieri con la base a terra russa Mcc. In vista dell'arrivo alla stazione spaziale l'equipaggio della Soyuz ha indossato le tradizionali tute bianche chiamate 'sokol' e i tre astronauti si sono rimessi ai loro posti allacciando le cinture di sicurezza. Prima dell'attracco sulla Iss hanno inoltre dovuto chiudere il portellone che divide il modulo di discesa dal modulo orbitale della Soyuz dove Nespoli e i suoi compagni di viaggio hanno passato questi due giorni di trasferimento riposando e controllando nel minimo dettaglio tutte le manovra di avvicinamento alla stazione spaziale.

Una volta agganciata alla Iss gli astronauti dovranno attendere ancora tre ore prima di poter finalmente entrare nella stazione spaziale e abbracciare i tre colleghi dell'equipaggio della Iss che li stanno aspettando. Questo tempo di attesa serve per equilibrare la pressione interna della Soyuz con quella della stazione spaziale, una manovra importante che garantisce un trasferimento sicuro dell'equipaggio dalla navicella russa alla stazione spaziale. Ad aspettare Paolo Nespoli e i suoi compagni di viaggio sulla stazione spaziale ci sono il comandante della Nasa Scott Kelly, e i due cosmonauti russi Alexander Kaleri e Oleg Skripochka. I tre astronauti erano decollati verso la stazione spaziale l'8 ottobre scorso e resteranno con Nespoli e l'attuale equipaggio della Soyuz fino a marzo prossimo. Paolo Nespoli resterà sulla Iss, invece, fino a maggio ed in questi 6 mesi parteciperà sia alla missione Expedition 26 che alla missione Expedition 27.

Ma non solo: ad aprile prossimo Nespoli si incontrerà nello spazio anche con l'altro astronauta italiano dell'Esa Roberto Vittori che partirà dalla base di lancio statunitense di Cap Canaveral, in Florida, con la missione Nasa Sts 134 dello shuttle Endeavour, una missione che potrebbe anche segnare la fine dei voli della mitica navetta statunitense. Per Nespoli e l'equipaggio della Soyuz domani sarà la prima giornata sulla stazione spaziale internazionale e sarà una giornata tranquilla. Normalmente, infatti, il weekend è dedicato dagli astronauti che abitano la stazione spaziale alla riorganizzazione e alle pulizie della Iss ma per i nuovi arrivati, tra cui l'italiano Paolo Nespoli, sabato sarà una giornata tutta dedicata all'adattamento alla vita nello spazio. Poi per Paolo Nespoli inizieranno 6 lunghi mesi di intenso lavoro nel corso dei quali il primo astronauta italiano che realizzerà una lunga permanenza ci saranno oltre 30 esperimenti da affrontare, esperimenti nei quali lui stesso si è offerto anche nel ruolo di cavia.

Ad oggi sono già 520 gli esseri umani, di cui 57 donne, ad avere volato nello spazio dopo il lancio del primo uomo, il russo Yuri Gagarin il 12 aprile del 1961. Molti anche i record battuti dall'uomo fuori dal suo pianeta natale. L'astronauta che è rimasto più tempo nello spazio è stato il russo Sergei Krikelev che ha trascorso 803 giorni nello spazio per un totale di 6 missioni. Ma l'uomo che ha vissuto fuori dalla Terra consecutivamente per più tempo è stato il cosmonauta Valeri Poliakov che ha totalizzato ben 14 mesi ininterrotti sulla Mir dal gennaio 1994 al marzo del 1995, un record straordinario e ad oggi rimasto ancora imbattuto di permanenza nello spazio dell'uomo.

Articlolo scritto da: Adnkronos